L'Università Statale fa retromarcia. La Milano dei piccoli grandi egoismi - Affaritaliani.it

Milano

L'Università Statale fa retromarcia. La Milano dei piccoli grandi egoismi

Università Statale, col nuovo rettore ingranerà la retromarcia e, se mai si farà il campus, ci vorranno anni per decidere come

L'Università Statale fa retromarcia. La Milano dei piccoli grandi egoismi

E’ l’altra Milano. No, non quella dei quartieri popolari tipo San Siro o il Corvetto e nemmeno quella che si mette in fila davanti alla mensa del Pane quotidiano. E’ quella che pensa ai fatti suoi. Lontana dai grattacieli di porta Garibaldi che fanno lo sky line della città, tanto cari alla “narrazione” contemporanea. E’ la Milano degli impiegati amministrativi dell’Università Statale che hanno deciso, col neo rettore Elio Franzini, che il nuovo campus universitario sull’area Expo non si deve fare. Perché spostarsi da via Festa del Perdono, in centro, fino all’estrema periferia di Milano, magari in metrò, è troppo scomodo. E chi se ne frega del polo della ricerca, con Human Technopole, gli ospedali e gli istituti di ricerca. Meglio stare di fianco al Duomo. Ora la Statale, col nuovo rettore ingranerà la retromarcia e, se mai si farà il campus, ci vorranno anni per decidere come. Un po’ come quelli dell’Accademia di Brera che, piuttosto di spostarsi ci 900 metri dentro una caserma in disuso, per dare spazio ad uno dei musei più belli di Milano, hanno fatto le barricate e hanno vinto. Perchè, caro Sala, c’è anche la Milano dei piccoli grandi egoismi.

Amedeo Corsini








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