L'urbanistica milanese finalmente in tribunale: evviva! - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:01

L'urbanistica milanese finalmente in tribunale: evviva!

Con l'inizio del processo su Giardino Segreto, un giudice sarà chiamato a esprimersi sull'urbanistica milanese, vicenda che la politica vorrebbe rimuovere dalla vista. Il commento

di Fabio Massa

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L'urbanistica milanese finalmente in tribunale: evviva!

Sulla vicenda dell'urbanistica milanese, differentemente da altri, io auspico che inizino presto i processi. E' notizia di ieri che su Giardino Segreto è arrivata finalmente la chiusura indagini. Speriamo che il Tribunale abbia in fretta modo di pronunciarsi almeno su un paio di casi. Visto che sono di fatto quasi tutti uguali - a livello di concetto di base - finalmente un giudice terzo dirà la sua. Ad oggi, abbiamo avuto solo le carte dell'accusa. E soprattutto, visto che le sentenze faranno giurisprudenza, magari finisce che il salva-Milano lo fanno i giudici, oppure magari finisce che aveva ragione l'accusa e in ogni caso bisogna cambiare radicalmente strada. 

Questo mi fa venire in mente che, alla fine, molti dei cambiamenti "scomodi", in questo Paese, sono determinati proprio dalle scelte dei giudici (attenzione! non dei Pm, ma dei giudici). E questo perché la politica si prende molto poco le sue responsabilità, e non parlo specificatamente dell'urbanistica milanese, ma ad esempio dei grandi temi civili come il fine vita, e molto altro. Quando un argomento diventa spinoso, pericoloso per tutti, la politica lo lascia là, a galleggiare, come se rimuovendolo dalla vista si potesse ignorarlo ad libitum. 

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E invece non è così, perché poi i costruttori e anche i cittadini a Milano hanno bisogno di norme certe, e così anche le famiglie sospese che - in modo incredibile - qualcuno concepisce di serie B solo perché avevano soldi da spendere per case comunque molto costose. Come se aver risparmiato e desiderare una casa che non fosse a buon mercato fosse una colpa. Una colpa la cui sanzione viene comminata da giudici da social e da giornalismo rampante che magari la casa, e pure più bella di quella desiderata dalle famiglie sospese, ce l'hanno assai più lussuosa ed ereditata. 

Insomma, nell'ipocrisia del giornalismo e della politica speriamo nei giudici. Il che, detto da un garantista, è davvero qualcosa di difficile da digerire…

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