Milano
La città col cuore in mano e gli occhi chiusi
Invece che accusare Sala e farne una questione di insicurezza, dovremmo ringraziare quel disperato colto mentre stendeva i suoi panni in piazza Duomo. Perchè ci ricorda tutta l'umanità che manca oggi a Milano. Il commento

Milano: stende i panni sul sagrato del Duomo (foto: facebook Silvia Sardone)
La città col cuore in mano e gli occhi chiusi
Dovrei fare un articolo sulla storica riforma della giustizia, ma è talmente tanto che si attende che quasi quasi non mi sembra neppure un successo. Anche perché che il pm e il giudice non debbano darsi del tu, che non debbano essere ex colleghi e con le stesse carriere intersecabili, mi pare una roba talmente ovvia che solo in un Paese paranormale come il nostro si è costruito un sistema differente. Pur se la cosa più importante della politica odierna è la riforma della giustizia, mi ha colpito meno di quella foto scattata al Duomo di Milano e rimbalzata, di social in social, di giornale in giornale. C'è un disperato che stende i panni sul portone centrale della cattedrale di Milano.
Mi ha colpito come è stata letta, quella foto. Perché c'è della ferocia nel dire: colpa di Sala, colpa dell'insicurezza, signora mia dove finiremo. E poi visto che è un immigrato: riportatelo a casa sua. No, non è la mia Milano quella che commenta così quella foto. Si potrebbe al massimo dire: va quel svalvolato. Oppure semplicemente dire che robe del genere non si vorrebbero vedere a Milano. Ma il commento che vorrei fare io di quello che si è accampato davanti al Duomo, stendendo i suoi stracci sulle transenne, è che forse dovremmo ringraziarlo. Perché quella foto dovrebbe aprire un dibattito sui disagi psichici di moltissimi, specie immigrati (ma non solo) senza fissa dimora. Perché quella foto è il simbolo di una città che non può non pensare agli ultimi, che generalmente sono rintanati nelle periferie, perché quegli ultimi sono anche in piazza Duomo, nel cuore pulsante. E quale posto migliore, per aprire uno spiraglio sulla carità che manca, e sull'umanità che è assente in quella che si picca ancora di essere "col cuore in mano", che proprio la porta della Cattedrale?
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