Liliana Segre, il simbolo di un’Italia che non deve dimenticare - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 14:54

Liliana Segre, il simbolo di un’Italia che non deve dimenticare

Liliana Segre è, più di ogni altro, il simbolo di un Paese che vuole restare umano e che non ci stancheremo mai di ringraziare. Difenderla significa difendere l'Italia migliore

di Alessandro Pedrini

Liliana Segre, il simbolo di un’Italia che non deve dimenticare

In tempi in cui il dibattito pubblico sembra smarrire misura e memoria, la figura della nostra senatrice Liliana Segre emerge come uno degli ultimi baluardi morali del nostro Paese. 

Non solo testimone diretta dell’orrore della Shoah, ma voce lucida e ferma che, con la sua sola presenza, ricorda all’Italia che la civiltà non è un diritto acquisito, bensì un dovere quotidiano.

Ogni volta che la senatrice viene attaccata, insultata o messa in discussione, non è solo una donna che viene colpita — è la coscienza collettiva di un popolo che viene ferita. In un Paese che spesso dimentica le proprie lezioni più dolorose, Segre rappresenta una bussola etica, una memoria viva che resiste al tempo e all’indifferenza.

A quasi cento anni, la sua voce è ancora quella di una ragazzina sopravvissuta all’odio, che però non ha mai ceduto all’odio. In questo risiede la sua Grandezza non nella sofferenza, ma nella scelta di testimoniare con dignità e dolcezza, nel rifiuto di rispondere con rancore a chi la disprezza per ciò che rappresenta.

Difendere Liliana Segre significa difendere l’Italia migliore: quella che sa ricordare, che non si piega al linguaggio dell’odio e che riconosce nei valori di libertà, giustizia e solidarietà la propria identità più profonda. Significa affermare che la memoria non è un fatto del passato, ma una responsabilità del presente.

L’Italia ha bisogno di simboli autentici, non di idoli effimeri, di leader incendiari. E Liliana Segre è, più di ogni altro, il simbolo di un Paese che vuole restare umano e che non ci stancheremo mai di ringraziare.








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