Lombardia, l'annuncio di Maroni: "Referendum autonomia? Si voterà a ottobre" - Affaritaliani.it

Milano

Lombardia, l'annuncio di Maroni: "Referendum autonomia? Si voterà a ottobre"

Roberto Maroni annuncia: "Il referendum sull'autonomia lombarda? Si voterà a ottobre". Gori: "L'apertura del governo una svolta. Maroni apra la trattativa"

Referendum autonomia: Maroni, domani in giunta e voto a ottobre

"Domani in giunta annuncero' la data del referendum per l'autonomia" della Lombardia. E' quanto ha anticipato Roberto Maroni, parlando coi giornalisti al salone delle studente. Il governatore lombardo ha confermato che la consultazione si dovrebbe tenere "a ottobre". "Oggi sentiro' il presidente Zaia", ha aggiunto, "e domani annuncero' la data". I due governatori leghisti hanno da tempo annunciato di voler tenere i due referendum consultivi per l'autonomia di Lombardia e Veneto lo stesso giorno.

"Faremo sicuramente il referendum per l'autonomia entro quest'anno, oggi sentiro' il presidente Zaia e domani annuncero' la data: sara' a ottobre", ha detto Maroni. "Abbiamo gia' fatto la gara per il sistema elettronico di voto - ha spiegato -: ora ci sono diverse procedure da attivare e un cronoprogramma". "Oggi definiro' gli ultimi dettagli - ha concluso il presidente - e domani in giunta regionale, che terremo a Bergamo, annuncero' la data".

Gori: “L’apertura del Governo sull’autonomia lombarda è una svolta, Maroni apra la trattativa e risparmi i soldi del referendum”

“La piena disponibilità del Governo ad aprire la trattativa sull’”autonomia rafforzata” della Lombardia – manifestata oggi dal ministro Martina a nome dell’esecutivo – rende del tutto inutile il referendum che Maroni vuole celebrare in autunno”. Commenta così il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, alla vigilia dell’annuncio per la data del Referendum delle autonomie di Lombardia e Veneto. “ Il quesito referendario – prosegue Gori – recita: “Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 116, terzo comma della Costituzione?”. “Bene, il Governo dice sin d’ora d’essere pronto ad aprire la discussione, non c’è dunque bisogno di chiedere alcunché ai lombardi. Anzi, se Maroni avesse dato seguito all’invito che un anno e mezzo fa gli recapitai a nome di tutti i sindaci dei capoluoghi e di tutti i presidenti delle Province lombarde, e avesse formalmente chiesto al Governo l’apertura del tavolo di lavoro sull’autonomia, a questo punto i cittadini lombardi avrebbero già ottenuto ciò che non si è neppure iniziato a discutere. Si è perso dunque del tempo prezioso.” “Del resto – continua Gori - nei quattro anni del suo mandato il presidente della Regione non ha fatto nulla per concretizzare i suoi impegni elettorali, a partire dalla riduzione del residuo fiscale. Ora la presa di posizione del Governo offre a Maroni l’occasione per dimostrare se ha davvero interesse per l’autonomia lombarda – e in questo caso deve solo raccogliere la proposta del ministro Martina e scrivere formalmente al Presidente Gentiloni, risparmiando i 46 milioni di euro del referendum e destinandoli a cose più necessarie – o se invece gli interessa solo agitare una bandiera a fini propagandistici. Io lo invito ad accogliere la proposta e ad avviare un processo importantissimo per la Lombardia.”








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