Milano
Lombardia, Moratti: "Partita apertissima, la mia proposta è post ideologica"

La candidata del Terzo polo alle Regionali: "Voglio essere il sindaco della Lombardia, c'è un centrodestra molto diverso rispetto ad anni fa"
Lombardia, Moratti: "Partita apertissima, la mia proposta è post ideologica"
Assicura che la partita per vincere le elezioni in Lombardia "e' apertissima" e a poche settimane dal voto auspica "che le tante persone che gia' mi sostengono si attivino per attrarre ulteriori consensi". Al Corriere della Sera Letizia Moratti, spiega la sua candidatura civica, sostenuta dal Terzo Polo, a "sindaco della Lombardia". L'addio al centrodestra? "Il quadro politico va ricomposto perche' c'e' un centrodestra molto diverso dal centrodestra di anni fa. Ma al di la' di questo, la mia e' una proposta innovativa, post ideologica", risponde. "La Lombardia e' la locomotiva d'Italia, una regione laboriosa con vocazione internazionale. E' come un medio Stato europeo. Pero' non cresce da dieci anni, ha un indice di competitivita' sotto la media europea, un indice Desi che misura la digitalizzazione sotto la media europea, due province che hanno un Pil pro capite sotto la media nazionale e due province al limite. C'e' un reale problema di crescita", sottolinea.
Lombardia, i cinque punti del programma di Moratti
Cinque i punti principali del suo programma: "la formazione, un maggior raccordo tra imprese e universita'"; "preparare i ragazzi alle esigenze del futuro"; "un raccordo piu' stretto tra universita' e piccole e medie imprese per favorire l'innovazione"; "attrarre capitali internazionali per rigenerare aree della regione"; "aiutare le imprese a patrimonializzarsi. Mi battero' perche' la Consob si trasferisca a Milano e cosi' il Tribunale europeo dei brevetti". A chi le chiede del suo rapporto con Giorgia Meloni, replica: "Credo molto nei rapporti istituzionali. E credo di averlo sempre dimostrato. Sia quando sono stata designata in Rai dai presidenti di Camera e Senato che allora erano esponenti del centrodestra, sia quando e' caduto Berlusconi; ho continuato a tenere ottimi rapporti con il governo Dini e da sindaco con il governo Prodi e tutti i suoi ministri. Per me il rapporto istituzionale viene prima di ogni cosa. E sara' cosi' nei confronti di tutti i sindaci di qualsiasi colore siano e nei confronti del governo e del premier Meloni".