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Lombardia, il Pd chiede politiche industriali coraggiose e un piano europeo condiviso

A Monza la Giornata dell'Economia promossa dal Pd Lombardia. Il messaggio di rappresentanti politici e sindacati: "La Regione sta arretrando, serve un cambio di passo su energia, casa, innovazione e infrastrutture"

di redazione

Il PD Lombardia: “Serve una svolta industriale, più Europa e un nuovo protagonismo della Regione”

Alla Giornata dell’Economia promossa dal PD Lombardia a Monza di lunedì 7 luglio dirigenti politici, rappresentanti del mondo produttivo e sindacati hanno lanciato un messaggio: la Lombardia sta arretrando sotto la guida del centrodestra e ha bisogno di politiche industriali coraggiose, maggiore integrazione europea e un cambio di passo su energia, casa, innovazione e infrastrutture.

Del Bono: “Fontana campione del conservatorismo”

Il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono ha criticato duramente la giunta Fontana, accusata di immobilismo e di cattiva gestione delle risorse europee. “La Lombardia ha bisogno di più Europa, non di una guida anti-europeista che la isola e la rende meno competitiva”, ha detto, sottolineando la mancanza di investimenti in mobilità, credito alle PMI e grandi infrastrutture.

Industria e occupazione: “Serve un piano a lungo termine”

Nel panel sulle politiche industriali, Patrizia Toia, Cristina Tajani, Vinicio Peluffo e rappresentanti di CNA, CISL e Confartigianato hanno evidenziato i limiti dell’attuale strategia regionale. A fronte dell’esaurirsi degli effetti del PNRR e del Superbonus, il rischio è quello di un sistema industriale lasciato senza direzione. La richiesta è di costruire un piano industriale europeo condiviso, in grado di affrontare sfide globali come il caro energia e la transizione ecologica senza penalizzare lavoro e coesione sociale.

Crisi abitativa ed energetica: “Casa come infrastruttura sociale”

Un altro panel ha affrontato due nodi chiave: diritto all’abitare e transizione energetica. Con Pierfrancesco Maran, Chiara Braga, Pierfrancesco Majorino e imprenditori come Renato Mazzoncini (A2A), è emersa la necessità di affrontare l’emergenza abitativa con politiche strutturali, a partire dal rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e da un uso più efficiente del patrimonio immobiliare regionale. Sul fronte energetico, è stato ribadito che la transizione verde deve essere anche economica e sociale.

Roggiani e Orlando: “Innovazione, lavoro e casa al centro della nuova Lombardia”

Nelle conclusioni, la segretaria regionale Silvia Roggiani ha denunciato il declino della Lombardia sotto la guida Fontana: “Solo l’8,2% delle imprese utilizza l’intelligenza artificiale. Ci servono competenze, visione e una Regione che accompagni le trasformazioni”. Andrea Orlando ha ribadito la necessità di un piano industriale condiviso con i territori e guidato da valori europei: “Non possiamo lasciare le imprese sole, servono politiche capaci di garantire innovazione, salario, lavoro e casa”.

In sintesi questa la sfida lanciata dal Pd all'evento monzese: trasformare la Lombardia in un motore sostenibile di crescita e coesione, una regione più connessa con l’Europa, capace di usare le risorse a disposizione e di affrontare le grandi transizioni industriali, energetiche e sociali con strumenti nuovi, giusti e inclusivi.

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