Milano
Mantovani, "Estraneo ai fatti ma mi autosospendo da vicepresidente"

"Anch'io, come te 20 anni fa, sono finito in questo inferno come innocente". Lo ha detto Mario Mantovani al suo avvocato Roberto Lassini che lo ha incontrato stamattina a San Vittore per un colloquio. Il riferimento del vicepresidente della Giunta lombarda (autosospeso da oggi) e' a una vicenda del 1993, in piena tangentopoli, quando Lassini era sindaco del comune di Turbigo (Milano) e venne arrestato e detenuto per 50 giorni per poi essere assolto. "Roberto - sono le parole dette da Mantovani a Lassini e riferite da quest'ultimo - ci siamo gia' passati 20 anni fa da questo inferno, quando anche tu sei stato in carcere da innocente'". Mantovani, riferisce sempre il legale, "e' provato ma tiene duro".
"Mi dichiaro estraneo ai fatti che mi vengono contestati e mi autosospendo dalla carica di vice presidente della Giunta Lombarda", ha aggiunto Mantovani per tramite di Lassini . "Per adesso non entro nel merito delle accuse - afferma l'avvocato Lassini - lo faremo domani rispondendo al gip e fornendo i nostri chiarimenti. Mi limito ad osservare, sin da ora, la grande sproporzione della misura applicata, 13 mesi dopo la richiesta. Ritengo che per i fatti che gli sono contestati non fosse necessaria l'applicazione di una misura cosi' grave".
LA LINEA DIFENSIVA: "SOLO SEGNALAZIONI"/ Solo 'segnalazioni', nessuna gara pilotata per i servizi di trasporto dei pazienti dializzati. E' questa la linea difensiva che Mantovani pare intenzionato ad impostare rispetto all'accusa di avere truccato la gara da 11 milioni di euro indetta dalle Asl di Milano, Milano 1 e Pavia. "Mantovani - riferisce il suo avvocato, Roberto Lassini - mi ha detto che quell'appalto non c'e' nemmeno, era solo una una ristrutturazione del servizio a parte della Asl". L'ex assessore regionale sostiene di essersi limitato solo a segnalare nelle sedi opportune le lamentele della Croce Azzurra Ticinia che rischiava di perdere la convenzione. "Mantovani - afferma il difensore - ha raccolto le lamentele e la richiesta di proseguire il servizio in regime di convenzione di questa 'Croce' e le ha solo indirizzate a chi di dovere".
I RAPPORTI CON BIANCHI/ "Per quanto riguarda le accuse a Milano, e' prematuro parlarne. I suoi rapporti con Bianchi? E' innegabile che si conoscessero". Lo afferma Gaetano Pecorella, legale di Angelo Bianchi, i riferimento a Mantovani. Attorno a Bianchi ruota l'accusa di concussione: secondo la Procura di Milano, nonostante fosse stato indagato e rinviato a giudizio a Sondrio per una vicenda di presunte tangenti, Mantovani avrebbe esercitato "pressioni molto decise" sul provveditore Pietro Baratono perche' lo rimettesse al suo posto, in modo che continuasse a gestire appalti nell'ambito dell'edilizia scolastica. Il processo a Sondrio e' in dirittura d'arrivo: "Il pm fara' a breve la requisitoria - spiega Pecorella - le accuse vanno verso la prescrizione ma noi chiederemo un'assoluzione nel merito".











