Manuela Lanzarin a DNE 2025: “Investire sulle persone fa la differenza nella sanità veneta” - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 13:59

Manuela Lanzarin a DNE 2025: “Investire sulle persone fa la differenza nella sanità veneta”

L’assessore alla Sanità della Regione Veneto traccia le priorità per garantire qualità, sostenibilità e innovazione nel sistema sanitario regionale

Giorgio d'Enrico

Manuela Lanzarin a DNE 2025: “Investire sulle persone fa la differenza nella sanità veneta”

Durante l'evento Direzione Nordest, svoltosi il 20 ottobre a Padova, Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto, ha approfondito le sfide e le strategie del sistema sanitario regionale, indicando come la chiave del successo risieda nell’investimento sulle persone e nella capacità di coniugare innovazione e prossimità dei servizi ai cittadini. Ecco le sue parole.

Lanzarin (Regione Veneto): “Senza capitale umano ogni sforzo è inutile”

La sanità veneta sta evolvendosi e affronta oggi sfide complesse,” ha spiegato Lanzarin. “Dopo la tempesta perfetta del Covid, i sistemi sanitari hanno dovuto mutare e adeguarsi. Oggi ci confrontiamo con una popolazione che invecchia, vive più a lungo ma con più problemi cronici. La medicina di precisione, personalizzata sul paziente, e la sanità di prossimità sono le sfide principali del futuro.”

L’assessore ha sottolineato l’importanza di potenziare il territorio attraverso gli strumenti del PNRR: “Case di comunità, ospedali di comunità, COT, centrali operative — tutto questo deve integrarsi con la parte ospedaliera e garantire assistenza vicina al paziente. Ma senza capitale umano, cioè medici, infermieri e professioni sanitarie, ogni sforzo rischia di essere inutile.

“Un piano straordinario per il personale sanitario, ma la carenza di medici resta un problema”

Lanzarin ha illustrato le azioni messe in campo dalla Regione: “Dall’agosto 2024 abbiamo varato un piano straordinario per affrontare la carenza di medici e infermieri. Abbiamo diversificato i fondi contrattuali per incentivare le aree disagiate e alcune specializzazioni, puntando su montagna, zone interne e aree urbane.”

Nonostante le difficoltà, la sanità veneta continua a registrare risultati eccellenti: “Siamo primatisti nell’erogazione dei LEA e negli indicatori di benchmark. Abbiamo saputo cogliere le opportunità di flessibilità nate durante la pandemia, costruendo un’organizzazione che risponde ai bisogni dei cittadini.”

“Autonomia significa responsabilità e flessibilità nell’uso delle risorse”

Secondo Lanzarin, una maggiore autonomia regionale permetterebbe di organizzare in modo più efficace la sanità: “Non si tratta solo di più potere, ma di assumersi la responsabilità di fare di più con le stesse risorse. La flessibilità nella gestione del personale e dei fondi, diversificando tra aree e settori più critici — emergenza, rianimazione, chirurgia generale — può fare la differenza.

L’assessore ha inoltre evidenziato il ruolo dell’innovazione tecnologica: “Intelligenza artificiale e ricerca devono essere strumenti complementari per garantire diagnosi precoci, medicina personalizzata e cure sempre più vicine al paziente.”

Conclude Lanzarin: “Investire sulle persone, sulla formazione, sulla professionalità e sul benessere del personale sanitario è la chiave per mantenere la sanità veneta un modello di qualità e sostenibilità. Senza questo impegno, anche le migliori tecnologie non bastano.”    

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