Marco Ballarini, il sindaco di TikTok: "Giovani polarizzati e lontani dai partiti. Per questo serve leggerezza" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 18:52

Marco Ballarini, il sindaco di TikTok: "Giovani polarizzati e lontani dai partiti. Per questo serve leggerezza"

Il primo cittadino di Corbetta è diventato una celebrità nazionale soprattutto tra i giovani grazie a una strategia comunicativa decisamente inconsueta su TikTok. Passa da qui il futuro della politica? L'intervista

di Fabio Massa

E' uscita la nuova puntata di "Frontale", newsletter di Fabio Massa con riflessioni (su Milano e non solo), inside e racconti di quello che accade in città. Ci si può iscrivere qui: https://frontale.substack.com

Marco Ballarini, il sindaco di TikTok: "Giovani polarizzati e lontani dai partiti. Per questo serve leggerezza"

Marco Ballarini non è un sindaco come gli altri. Alla guida di Corbetta, comune dell’hinterland milanese, ha scelto una strada laterale rispetto alla comunicazione politica tradizionale, costruendo una presenza sui social – soprattutto su TikTok – che lo ha reso riconoscibile ben oltre i confini della sua città. Video brevi, linguaggio diretto, meme e riflessioni politiche convivono in un mix che gli è valso l’etichetta di “sindaco di TikTok”, ma anche critiche per uno stile giudicato da alcuni troppo leggero. Ma Ballarini, oltre un milione di follower sul social e un libro appena uscito, non ci sta e spiega: "Per coinvolgere i giovani nella politica e nella società non si può parlare solo in modo tradizionale. Servono anche momenti più leggeri". 

Nei suoi contenuti si toccano anche temi locali e questioni nazionali. Dalla sfida impari tra media tradizionali e social, al disincanto nei confronti della politica e dei partiti, dal suo osservatorio Ballarini annota: "I giovani sono molto polarizzati, ma sui social c'è una prevalenza di simpatizzanti di centrodestra. E tanti nostalgici di Berlusconi. Il mio futuro? A Corbetta, dove da civico ho battuto le coalizioni di destra e sinistra, scadrà il secondo mandato. Contatti ne ho avuti, non solo con Forza Italia. Ma il futuro lo costruisco giorno per giorno". L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Sindaco, cosa risponde a chi la accusa di fare una comunicazione troppo “leggera”?
C’è sicuramente una parte di comunicazione leggera, ma accanto a quella c’è il racconto concreto di ciò che faccio a Corbetta e l’attenzione a temi nazionali. La scorsa settimana, ad esempio, ho parlato dell’ipotesi di reintrodurre la leva militare obbligatoria: hanno risposto migliaia di ragazzi, soprattutto tra i 16 e i 20 anni. La maggioranza era contraria, qualcuno favorevole. È stato un confronto vero. Però va detto che per coinvolgere i giovani nella politica e nella società non si può parlare solo in modo tradizionale. Servono anche momenti più leggeri, che aiutino a staccare e, in alcuni casi, persino a superare momenti difficili. Ho incontrato tante persone che mi hanno ringraziato perché vivono situazioni di ansia, soprattutto legate alla scuola, alla pressione dei risultati, al sentirsi solo un numero. I miei video affrontano anche questi temi e, a volte, regalano semplicemente una pausa. È vero, poi mi fermano spesso anche per strada. È successo anche all’estero, a Budapest, dove ho incontrato italiani che mi hanno riconosciuto. Dire che sia solo comunicazione leggera non è corretto: la sfida è proprio trovare un equilibrio.

Le scrivono mai per chiederle cosa significa fare il sindaco e magari perché non fa dell'altro?
Molto spesso. Sia nei commenti pubblici sia nei messaggi privati. Mi scrivono cittadini, amministratori locali, consiglieri comunali e anche giovani che vorrebbero avvicinarsi alla politica. Mi chiedono come ho iniziato, come si diventa sindaco, cosa fare per migliorare la propria città. La prima cosa che dico è di non pensare che sia facile. Criticare è semplice, governare lo è molto meno. Fare il sindaco è estremamente complesso, e chi lo fa se ne rende conto solo quando è dentro al ruolo.

Perché, secondo lei, molti giovani non vanno a votare?
Non tutti quelli che mi seguono disertano le urne, ma una parte significativa sì. Credo che il motivo principale sia la distanza percepita dalle scelte politiche. Molti pensano che decisioni come il PNRR siano lontane dalla loro vita quotidiana. Quando però spiego come questi strumenti incidano concretamente sulle loro opportunità, iniziano a capire. C’è anche una distanza forte dai partiti e dalla politica tradizionale. Durante le dirette o i post, soprattutto in occasione delle elezioni regionali ed europee, molti mi chiedevano cosa ne pensassi e perché fosse importante votare. Alcuni non sapevano nemmeno che si votasse nella loro regione. Questo dice molto.

Che peso hanno oggi i giornali rispetto ai social?
Secondo me il peso dei giornali è in diminuzione. I social sono velocissimi e imbattibili nel dare la notizia in forma breve e anche superficiale, che è quello che a molti basta, senza andare poi a fondo delle cose. Faccio un esempio: quando c’è stato il dissing con Morata, sono venute tutt le troupe televisive. Ma gli articoli sui giornali e perfino i servizi del Tg raccontavano ciò che sui social era già circolato da dieci ore. A quel punto uno si chiede perché aspettare il Tg. Il valore aggiunto oggi può essere solo l’approfondimento, altrimenti il social vince sempre sul tempo.

Iscriviti alla Newsletter Frontale - a cura di Fabio Massa

I giovani oggi sono più di destra o di sinistra?
Sono molto polarizzati. C’è una presenza forte agli estremi. Sui social, la maggioranza tende verso il centrodestra. Mi colpisce vedere tanti giovani nostalgici di epoche che non hanno vissuto, dal fascismo a Berlusconi. Quando pubblico contenuti su Berlusconi ricevo moltissimi apprezzamenti da persone che, all’epoca, avranno forse avuto dieci anni. È un dato che fa riflettere e mi ha stupito molto. Comunque sì, direi che sui social i giovani sono per la maggior parte di centrodestra.

Perché leggere il suo libro "Il sindaco di TikTok", che è anche gratis su Kindle Unlimited?
Perché racconta il percorso che mi ha portato, partendo da zero, a diventare il “sindaco di TikTok” con oltre un milione di follower. Spiega il dietro le quinte dei video, l’ingresso in consiglio comunale, l’elezione a sindaco, come sono nati determinati video tra i più noti. Racconta perchè TikTok è il futuro. Parla di social e di giovani. È un racconto semplice.

E' ancora tesserato con Forza Italia?
No. Sono un civico. L’ultima tessera di partito che ho avuto è stata quella del Pdl. Ho fatto due mandati da sindaco completamente civico e alle ultime elezioni ho vinto al primo turno con il 61 per cento, contro una coalizione di centrodestra e una di centrosinistra.

Contatti per rientrare nel centrodestra?
Qualche contatto c’è stato, non solo con Forza Italia. Stiamo ragionando, ma al momento non c’è nulla di definito.

Nel 2027 finisce il suo secondo mandato. Vede un futuro in Regione o in Parlamento?
Non posso fare il terzo mandato perché Corbetta ha meno di 20mila abitanti. Al momento non ho un’idea chiara sul futuro. Lo costruisco giorno per giorno. Ma oggi sono concentrato sul mio ruolo da sindaco.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO








A2A