Maryan Ismail lascia il Pd: "A Milano scelto l'Islam oscurantista" - Affaritaliani.it

Milano

Maryan Ismail lascia il Pd: "A Milano scelto l'Islam oscurantista"

La storica portavoce della comunità somala di Milano e candidata, non eletta, nelle liste del Pd alle comunali, Maryan Ismail, ha deciso di lasciare il partito

La storica portavoce della comunita' somala di Milano e candidata, non eletta, nelle liste del Pd alle comunali, Maryan Ismail, ha deciso di lasciare il partito e dimettersi da tutti i ruoli, in polemica con la scelta dei vertici milanesi di sostenere la candidatura di un'altra musulmana, Sumaya Abdel Quader, responsabile culturale del Caim, eletta in Consiglio comunale con il Pd. Maryan Ismail, che fa parte anche della segreteria metropolitana del Pd, ha lasciato il partito con una lettera aperta rivolta al segretario, Matteo Renzi, pubblicata sul suo profilo di Facebook.

"Sono musulmana, laica e progressista. Mi considero parte di un Islam numericamente maggioritario, purtroppo finanziariamente inesistente e dunque totalmente inascoltato - si legge nella lettera -. Il PD milanese ha scelto di interloquire con la parte minoritaria ortodossa ed oscurantista dell'Islam, chiudendo il dialogo alla parte positiva e progressista, che esige la separazione tra politica e religione e sostiene il ruolo della donna mussulmana in un'ottica di consapevolezza dei propri diritti e doveri di cittadina". Il segretario del Pd milanese Pietro Bussolati e l'assessore Pierfrancesco Majorino "hanno scelto di sostenere con forza la candidatura dell'indipendente Sumaya Abdel Qader, sociologa mussulmana ortodossa, responsabile culturale del CAIM che ora siede a pieno titolo in Consiglio comunale - continua la lettera - Nonostante le perplessita' espresse anche da Emanuele Fiano a fronte delle forti ambiguita' di alcune dichiarazioni dell'allora candidata, il sindaco Sala ha piu' volte dichiarato che sara' lei l'interlocutrice per la costruzione della controversa Moschea di Milano, avversata da tutte le comunita' islamiche cittadine che non si riconoscono nel Caim".

BUSSOLATI: "CI RIPENSI, NOI SIAMO CASA DEL DIALOGO" - Così il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati replica: "Apprendo con rammarico della scelta di Maryan Ismail e la ringrazio per il grande impegno e il lavoro svolto nel Pd e all'interno della segreteria metropolitana. Le chiedo di ripensare la sua decisione e mi rendo disponibile ad un confronto sulla laicità, sul pluralismo della società e sugli altri temi che ha sollevato. Il PD è anche casa di Maryan, perché è la casa del dialogo e della dialettica politica. Continueremo a lavorare e a discutere con tutte le comunità e le persone aperte al confronto, proprio per contrastare quell'oscurantismo del quale Maryan parla nella sua lettera aperta. Non condivido molte delle cose che scrive e ribadisco che il Partito Democratico lavora ogni giorno per la costruzione di una società aperta ed inclusiva, fondata sui valori del rispetto delle regole e delle persone, del rifiuto della violenza e della capacità di ascolto. Per questo ritengo sbagliato e non corrispondente al lavoro fatto - un lavoro di dialogo - qualsiasi accostamento a ideologie violente e di sopraffazione. Allo stesso modo, non condivido il riferimento al mancato sostegno alla sua candidatura: il Pd ha garantito a Maryan Ismail e a tutti i candidati pari opportunità e pari trattamento".








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