Milano
Maxi sequestro da 4,5 milioni all'imprenditore bergamasco Pierino Zagna: confiscati 37 immobili e società
La Guardia di Finanza blocca beni milionari riconducibili a Zanga, già condannato per bancarotta, corruzione e legami con la ‘ndrangheta. La Cassazione conferma il provvedimento

Un maxi sequestro da oltre 4,5 milioni di euro è stato eseguito a Milano nei confronti di Pierino Zanga, imprenditore bergamasco noto per reati fiscali e bancarotta. Il Tribunale ha disposto la confisca di 37 immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie, confermata in via definitiva dalla Cassazione.
Maxi sequestro da 4,5 milioni all'imprenditore bergamasco Pierino Zagna: 37 immobili e società confiscati
Pierino Zanga, imprenditore della provincia di Bergamo, ha attirato l’attenzione della Guardia di Finanza per il suo tenore di vita ben oltre i redditi dichiarati al fisco. Le indagini hanno evidenziato una forte discrepanza tra guadagni ufficiali e patrimonio accumulato, segno di possibili attività illecite.
Zanga era già noto alle autorità per una lunga serie di condanne: bancarotta fraudolenta, corruzione, frodi fiscali e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini hanno inoltre fatto emergere i suoi presunti rapporti con la ‘ndrangheta, soprattutto in relazione ai subappalti di grandi eventi come Expo 2015.
Confisca da oltre 4,5 milioni: immobili e società sotto sequestro
Su delega della Procura di Milano, il Tribunale ha disposto la confisca preventiva di un patrimonio stimato in oltre 4,5 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano un complesso di pregio utilizzato come location per eventi, sei appartamenti, tre box auto, due locali commerciali e 25 terreni nelle province di Bergamo e Brescia. A ciò si aggiungono la totalità delle quote e il compendio aziendale di una società con sede legale nella Bergamasca.
La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dalla difesa di Zanga e da terzi, rendendo così definitivo il provvedimento di confisca.