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Milano
Migranti, Salvini riapre il centro di via Corelli. Polemica col Comune
Il Cie di via Corelli, Milano

Salvini: "Il centro di via Corelli torna centro d'espulsione"

Il celeberrimo centro di via Corelli a Milano tornerà a essere un centro d’espulsione per immigrati irregolari e non più una struttura d’accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, scatenando una polemica con il Comune di Milano. D'altronde il centro era stato riconvertito durante la giunta di Pisapia in un centro di accoglienza. "

Regione Lombardia, il Comune di Milano critica Salvini

L'assessore al Welfare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, ha scritto su Facebook: "Salvini vuole riaprire il Cie di via Corelli. La cosa è sbagliata per più motivi. La struttura di via Corelli è diventata in questi anni un centro di accoglienza. Attualmente lì sono presenti 766 richiedenti asilo (in due spazi diversi). Se non c’è più bisogno di accoglierli lì allora vanno smistati fuori dalla città di Milano (a meno che Salvini non pensi di aprire oltre al Cie un altro centro proprio da noi), visto che tanti Comuni se ne se disinteressati e non si sono mai fatti carico della stessa accoglienza. E se non c’è quindi più bisogno di un centro per richiedenti asilo allora quella struttura va restituita alla città per poter far sì che vengano ospitate lì persone senza casa. Ad esempio gli sfrattati che rischiano di finire per strada. O i genitori separati. Persone anche italiane e italianissime in condizioni di povertà che vengono usate come carne da macello contro i migranti per poi essere (da chi governa il Paese) dimenticate un attimo dopo".

Via Corelli, Regione Lombardia d'accordo con Salvini

Positiva invece la reazione di Regione Lombardia. L'assessore alle Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale Riccardo De Corato, ha espresso compiacimento per la risposta del ministro Matteo Salvini ad un'interrogazione avente ad oggetto la riapertura a Milano del CPR. "Il ministro - ha sottolineato l'assessore - ha ripreso una mia richiesta dello scorso 10 luglio in cui chiedevo di dare il via libera alla riapertura a Milano di un CPR nell'ex CIE di via Corelli. L'area in cui ha sede e' di proprieta' del Ministero della Difesa". "Era l'unico centro identificazione espulsione presente a Milano quando Maroni era ministro dell'Interno - ha sottolineato De Corato - ed e' stato trasformato dall'Amministrazione Comunale nell'ennesimo centro di accoglienza che oggi ospita circa 766 migranti. Milano ha bisogno di espulsioni, ormai e' invasa da clandestini, anche di coloro i quali sono comunque rimasti sul nostro territorio nonostante gli sia stata rifiutata la richiesta di asilo. Per quel che riguarda i 766 migranti ospiti attuali di quella struttura, ritengo non essere un problema per il Comune di Milano trovare altra soluzione dal momento in cui l'ente ha ospitato migliaia di migranti in questi anni". "Si tratta di una struttura gia' pronta e gestita dalla stessa Croce Rossa Italiana che gia' si occupo' del CIE. Tutto questo permetterebbe di risparmiare tempo. L'area, tra l'altro, si trova anche in una posizione strategica, accanto all'aeroporto di Linate dal quale e' possibile, con voli di sola andata, rimpatriare gli irregolari. Nelle prossime settimane - ha concluso l'assessore regionale - dopo aver chiesto ed ottenuto il permesso da parte del Ministero, visitero' questa struttura".

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