The Milan Show-Biz
Cuoio di Toscana celebra a Milano l’eccellenza del Made in Italy
RI-NASCIMENTO Vol.2 unisce creatività e artigianato: la nuova Opanka donna firmata Dolcini e il CDT Prize a Calcaterra raccontano 40 anni di tradizione e innovazione

Cuoio di Toscana celebra a Milano l’eccellenza del Made in Italy
Il Consorzio Cuoio di Toscana ha scelto ancora una volta Milano per celebrare i suoi quarant’anni di storia e per raccontare, attraverso il linguaggio della moda, la forza di una tradizione che continua a rinnovarsi. Il 24 settembre, presso il ristorante Da Giacomo Arengario, è andata in scena la seconda edizione di RI-NASCIMENTO, un appuntamento che è già diventato un punto di riferimento per chi crede nei valori del Made in Italy.
Protagonista assoluta della serata è stata la nuova Opanka donna, evoluzione della calzatura maschile presentata lo scorso anno. Firmata da Diego Dolcini, la scarpa unisce il rigore della tradizione artigiana con l’energia della sperimentazione: la storica tecnica Opanka, che fonde suola e tomaia in un unico elemento, è stata reinterpretata in chiave contemporanea con otto varianti cromatiche tra nappa e laminato. A completare il progetto, l’introduzione della tecnologia GAIT-TECH®, un dispositivo biomeccanico brevettato che promette comfort e stabilità senza comprometterne l’estetica.
Un dialogo tra tradizione e futuro
La serata, condotta da Fabiana Giacomotti, storica del costume e curatrice de “Il Foglio della Moda”, è stata l’occasione per un confronto a più voci sulle eccellenze italiane, sul valore dell’innovazione e sulla centralità della tradizione. Sul palco, insieme a Dolcini, erano presenti Antonio Quirici, presidente di Cuoio di Toscana, e Daniele Calcaterra, che ha ricevuto il CDT Prize in occasione dei dieci anni del brand nel calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda Italiana.
“Il nostro obiettivo è trasformare la tradizione in linguaggio contemporaneo, creando prodotti autentici, sostenibili e proiettati al futuro,” ha spiegato Quirici, sottolineando come il Consorzio lavori da decenni per affermare nel mondo un modello di eccellenza unico. “In un’epoca in cui tutto sembra veloce e spesso effimero, noi vogliamo rappresentare il valore del tempo: il tempo necessario per una lavorazione lenta, il tempo che serve per crescere senza snaturarsi, il tempo che rende ogni prodotto davvero unico.”
Quirici ha poi aggiunto: “RI-NASCIMENTO per noi non è soltanto un evento, ma un manifesto culturale. Significa ridare centralità a un saper fare che appartiene all’identità italiana e toscana, e che può continuare a parlare al mondo se riesce a dialogare con creatività e tecnologia.”
L’eleganza secondo Dolcini
Dal canto suo, Dolcini ha insistito sull’importanza della collaborazione: “Con Cuoio di Toscana ho trovato un partner con cui condividere una stessa visione: la convinzione che eleganza e innovazione possano camminare insieme. La nuova Opanka donna nasce da questo incontro, da un processo creativo che non ha mai messo da parte la tradizione ma l’ha fatta evolvere.”
Le scarpe, presentate con l’iconica suola verde di Cuoio di Toscana, sono diventate simbolo di una serata che ha mescolato celebrazione e ricerca, storia e avanguardia, responsabilità e desiderio di bellezza.
Un premio alla responsabilità
Grande emozione anche per Daniele Calcaterra, vincitore del CDT Prize. “Ricevere questo riconoscimento in un contesto simile è un onore che va oltre il design: significa che il lavoro di un brand non viene valutato solo per la creatività, ma anche per la responsabilità e la capacità di indicare nuove strade,” ha commentato lo stilista, ricordando l’impegno del suo marchio a favore della sostenibilità.
Un distretto che racconta l’Italia
Con oltre il 95% del mercato italiano e più dell’80% di quello europeo, Cuoio di Toscana si conferma oggi leader internazionale nella produzione di cuoio da suola. Un primato che affonda le radici in un processo antico: la concia lenta al vegetale, basata sull’utilizzo di tannini naturali estratti dal legno di castagno, mimosa e quebracho. Tutte le aziende del Consorzio si trovano in provincia di Pisa, tra Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola, a testimonianza di come un territorio possa diventare epicentro mondiale di un savoir-faire riconosciuto e ricercato ovunque.
“La nostra forza è il legame con il territorio: senza il distretto conciario, senza la sua storia, il suo capitale umano e le sue aziende, nulla di tutto questo sarebbe possibile,” ha concluso Quirici. “Cuoio di Toscana vuole essere ambasciatore nel mondo di questa identità, capace di coniugare tradizione e futuro, radici e visione internazionale.”