Milano, il curioso caso dei 4 orologi da 600mila euro rubati. Il ladro li restituisce: "Sono falsi" - Affaritaliani.it

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Milano, il curioso caso dei 4 orologi da 600mila euro rubati. Il ladro li restituisce: "Sono falsi"

Un avvocato statunitense derubato di uno zaino contenente quattro Richard Mille del valore complessivo di 600mila euro. Ma 24 ore dopo lo zaino ricompare accompagnato da un messaggio: "Gli orologi sono falsi"

di redazione

Milano, il giallo dei 4 orologi da 600mila euro rubati e restituiti

È un giallo bizzarro e ancora da chiarire quello andato in scena a Milano davanti al Westin Palace, in piazza Repubblica. Uno zaino nero firmato Tom Ford, rubato 24 ore prima a un avvocato statunitense, è ricomparso davanti all’hotel. Dentro, secondo quanto denunciato dalla vittima, c’erano quattro orologi Richard Mille del valore complessivo di 600mila euro – 150mila ciascuno – insieme a 600 dollari in contanti. Ma al momento della restituzione, accanto allo zaino è stato trovato anche un biglietto manoscritto con un messaggio sconcertante: "Gli orologi sono falsi" e "Non c’erano soldi".

A riportare lo zaino è stata una persona che non solo ha restituito tutto in modo anonimo, ma che ha dunque anche smentito le dichiarazioni della vittima, definendo i cronografi “patacche”, ovvero semplici repliche prive di valore. Un gesto che solleva più dubbi che risposte. I ladri si sarebbero accorti di aver rubato oggetti contraffatti e, per evitare conseguenze o ritorsioni, li avrebbero riconsegnati? Oppure si tratta di un goffo tentativo di ridurre le responsabilità da parte di uno dei sospettati?

Tutte le piste aperte: gli orologi sono quelli rubati o sono delle copie?

Le indagini sono in corso. La polizia locale, coordinata dal comandante Gianluca Mirabelli, sta verificando due punti chiave: se lo zaino recuperato sia effettivamente quello rubato al legale americano e se gli orologi siano gli originali dichiarati o copie a buon mercato sostituite in un secondo momento per sviare l’inchiesta. Al momento non ci sono certezze e nemmeno la veridicità del biglietto può essere confermata.

Il palo è stato fermato, il complice in fuga è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine

Mercoledì mattina, i vigili del Nucleo reati predatori hanno arrestato in flagranza uno degli autori del colpo, un ventiseienne che si è presentato come cittadino francese: Yanic Amroune. Secondo le immagini delle telecamere di sorveglianza, avrebbe fatto da “palo”, aspettando il momento giusto per far entrare in azione il complice materiale del furto. Quest’ultimo è poi fuggito con lo zaino, ma è stato riconosciuto come un noto borseggiatore già identificato a maggio in via Foscolo. Le forze dell’ordine sospettano che nella banda possa esserci anche un terzo uomo.

Gli inquirenti, riferisce il quotidiano Il Giorno, non escludono alcuna ipotesi, compresa quella di un appuntamento tra le parti per una compravendita degenerata in un furto. Intanto lo zaino è tornato al suo posto. Ma il mistero sui lussiosissimi orologi è tutt’altro che risolto.

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