Milano
Milano, Ascioti (Azione): "Alla città non serve un Mamdani. Il corteggiamento di FI? Non cambiamo posizione"
Il segretario milanese di Azione Francesco Ascioti concorda con Calenda: "No a un candidato sindaco ideologico. Noi i migliori compagni di viaggio di Sala". L'intervista

Francesco Ascioti
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Milano, Ascioti (Azione): "Alla città non serve un Mamdani. Il corteggiamento di FI? Non cambiamo posizione"
"Carlo Calenda dice quello che pensano tutti i milanesi. Ci vuole un candidato sindaco pragmatico e non ideologico. Non serve un Mamdani…" afferma il segretario milanese di Azione, Francesco Ascioti, che accoglie positivamente la notizia che i Verdi resteranno in maggioranza. "Adesso serve un rilancio dell'azione di Palazzo Marino, che passa da un cronoprogramma e da un piccolo rimpasto in giunta" continua Ascioti, non contrario a nominare un assessore alla Sicurezza. L'esponente di Azione frena, invece, davanti al corteggiamento di Forza Italia: "A livello nazionale e milanese, Azione rimane dove l'hanno messa gli elettori. Non abbiamo un posizionamento mutevole, la nostra sfida è costruire un campo riformista". L'INTERVISTA
Ascioti, Azione rimane leale al campo progressista?
Se guardiamo a questa consiliatura, Azione è l'unico partito politico che è sempre stato con il sindaco Sala, in tutte le circostanze, anche quando lo stesso sindaco non c'era più, penso per esempio alla questione del 'Salva Milano'. Veniamo sempre tirati per la giacchetta sul nostro posizionamento. Ma la verità è che noi siamo stati i migliori compagni di viaggio per Sala…
Ha ragione Calenda quando dice che ci vuole un candidato pragmatico?
Intanto sottolineo che il futuro è già oggi. Ci sono molte cose che dovrebbero essere fatte ora e nel 2026. E noi siamo talmente attivi in questo campo, che su queste cose da fare stiamo sollecitando il sindaco e la coalizione. Le parole di Calenda rispecchiano il pensiero di tutti i milanesi. Come si può immaginare un sindaco diverso? Non c'è bisogno di un candidato iper ideologico. Siamo la città di Greppi e Tognoli. A Milano non serve un sindaco come Mamdani…
I Verdi rimarranno in maggioranza. C'è bisogno anche della componente ambientalista?
Io ho sempre rispettato il dibattito interno dei Verdi. Sono un partito serio, così come sono due persone serie i consiglieri comunali Gorini e Cucchiara. Hanno annunciato che resteranno in maggioranza, per me era importante e quindi mi pare un'ottima notizia. Su alcune cose abbiamo idee diverse, su altre possiamo lavorare insieme. Anche perché molte delle loro proposte sono condivisibili. Si tratta solo di sedersi e scrivere tutti insieme un programma.
C'è bisogno di un rimpasto di giunta? Va nominato un assessore alla Sicurezza?
Io spererei in un rilancio complessivo nell'azione di Palazzo Marino, che passa da un cronoprogramma e da un piccolo rimpasto in giunta. Sulle singole deleghe lascerei decidere al sindaco, ma io penso che l'assessore alla Sicurezza serva.
Forza Italia continua a corteggiarvi. Come finirà?
A Milano restiamo dove ci hanno messo gli elettori. Siamo impegnati a costruire un campo riformista e questa è la nostra sfida. Oggi dobbiamo costruire un progetto di città al tavolo dove siamo seduti. E questo è il nostro unico orizzonte. Non abbiamo un posizionamento mutevole. Il Pd ha già convocato delle riunioni di coalizione e deve continuare a farlo. Perché il futuro di Milano comincia oggi.
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