Milano, Azione lascia il tavolo di coalizione sul rimpasto: "Non usciamo dalla maggioranza ma voteremo liberamente" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 10:35

Milano, Azione lascia il tavolo di coalizione sul rimpasto: "Non usciamo dalla maggioranza ma voteremo liberamente"

Il segretario cittadino Francesco Ascioti annuncia la decisione. Fatali l'empasse sull'assessorato e il nuovo incidente in maggioranza sul Pirellino: "Non c'è disponibilità alla continuità"

di Roberto Servio

Milano, Azione lascia il tavolo di coalizione sul rimpasto: "Non usciamo dalla maggioranza ma voteremo liberamente"

Francesco Ascioti, segretario milanese di Azione, annuncia una decisione che potrebbe scuotere gli equilibri del centrosinistra a Palazzo Marino: l’uscita dal tavolo di coalizione sul rimpasto in Giunta. “Ci siamo resi conto che quello è un tavolo che non è più utile alla città. Oltre ai colpevoli ritardi, le forze politiche hanno concentrato in tutte le loro debolezze”, spiega. La rottura, però, non implica l’uscita dalla maggioranza: “Non è una giustificazione di poltrone, non usciamo dalla maggioranza. Però ci riteniamo liberi di votare tutto ciò che consideriamo giusto per Milano e di non votare ciò che non ci convince”.

Ascioti: "E' una presa d'atto condivisa, non c'è disponibilità alla discontinuità"

Ascioti colloca la decisione nel dialogo costante con la leadership nazionale di Azione. “Diciamo che si tratta di una presa d’atto condivisa: ormai è evidente che non c’è alcuna disponibilità alla discontinuità tanto evocata”, spiega Ascioti nell'intervista al Corriere della Sera. Un segnale rivolto più alla dinamica politica complessiva che al solo scenario milanese.

I nodi: l'assessorato alla Sicurezza e l'incidente sul Pirellino

Il segretario torna sui passaggi che hanno portato alla frattura: “La verità è che a quel tavolo i Verdi hanno posto il veto sull’ipotesi di un assessorato a noi e il Pd si è difeso ‘testardamente unitario’ ed ha alzato il veto”. Un episodio specifico, raccontato da Ascioti, ha segnato la svolta: “Il bello è che il primo dicembre, subito dopo, i Verdi hanno fatto cadere il numero legale in Consiglio al momento del voto per la variante sul Pirellino. Ci credo, poi, che il sindaco mandi messaggi a noi…”.

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L’ipotesi di un assessore in quota Azione avrebbe coinvolto anche Ascioti. Ma lui chiarisce: “È quasi un automatismo pensare al segretario, ma davvero per noi l’ultima questione era il nome”. Più importante, afferma, era la proposta politica: “Abbiamo proposto un assessorato alla Sicurezza concepito in modo diverso dai precedenti, che impostasse un lavoro basato sulle nuove tecnologie, fermo restando che sul tema sicurezza il governo ha responsabilità enormi”.

Mobilità, sicurezza e un modello Milano che non si muove

Azione aveva avanzato richieste puntuali: “Chiederemmo iniziative nuove sulla mobilità, ma ci siamo scontrati con un atteggiamento che tende a congelare tutto, e il sindaco sembra avere in mente un modello di assessore con un mix di doti che non serve alla città”.

Sulle primarie Ascioti taglia corto: “Soltanto dopo aver ragionato su un progetto per la città. Farlo prima sarebbe solo una prova muscolare”. Il posizionamento di Azione resta dunque legato ai contenuti: “Noi siamo riformisti e ci collochiamo primariamente nel campo del centrosinistra e poi, devo dire, al momento non mi pare che il centrodestra non abbia alcun progetto per Milano”.  Ascioti chiude ricordando la forza del partito sul territorio: “Storicamente, a Milano il doppio del risultato nazionale:

Sala: "La cosa importante è che Azione non lasci la maggioranza"

"La cosa importante è che Azione non lasci la maggioranza e questa cosa mi sembra già positiva. Vediamo, io ho provato a cercare di mettere insieme tutti per trovare una soluzione condivisa, non è semplice, ma troveremo comunque delle soluzioni": è il commento del sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Io continuo a non avere fretta - ha continuato Sala -, voglio chiudere il bilancio prima di tutto, perché è una cosa che in questo momento per me è più importante per il bene dei milanesi e poi una soluzione troveremo". "Mi spiace per Azione, non solo ritengo che sia importante che loro rimangano in maggioranza, ma ritengo che sia importantissimo che rimangano con il centrosinistra nelle prossime elezioni, e lavorerò per questo".  "Evidentemente il problema nel tavolo è nato dal fatto che con un solo assessore, c'era chi voleva tirare a sinistra e chi voleva tirare verso il centro e non si è trovata una soluzione", ha concluso.

Sorte (FI): "Il centrodestra avvii un confronto serio con Azione"

"La coalizione di centrodestra deve avviare un confronto serio con Azione per il futuro della citta' di Milano": il segretario lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte non perde tempo dopo le dichiarazioni di Ascioti: "Agli amici di Azione dico: il campo largo non fa scappare i moderati e i riformisti (che gia' dovrebbero tenersene alla larga), non li vuole proprio. E' evidente che per i moderati non c'e' spazio nel campo largo - prosegue - il patto di sindacato che governa il comune di Milano fatto dalla sinistra radicale di fatto esclude le forze riformiste. Il paradosso e' che il sindaco Sala, su tutte le delibere delicate, si regge in piedi grazie ai voti di Azione, ma nonostante questo il partito di Carlo Calenda viene trattato senza alcuna dignita' politica dai suoi alleati". 

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