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Milano
Rider protestano in piazza Cadorna. Trenord: vogliamo riportare bici su treni

Milano, bici vietate sui treni? I rider protestano in piazza Cadorna

I rider si fanno sentire e protestano presso la stazione Cadorna di Milano. A coordinare la mobilitazione il comitato riderXidiritti, che unisce i gruppi organizzati di rider e fattorini. Ha raggiunto i rider anche il noto comico Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, e Legambiente. I rider chiedono a Trenord di ritirare il divieto di caricare le bici sui treni, al grido di 'United we stand' e sventolando cartelli con scritto "Durante la pandemia noi eravamo fuori a rischiare le nostre vite per lavorare, ora siamo stati dimenticati'. I rider hanno protestato anche davanti alla stazione di Porta Garibaldi. Ieri - segnala l'ANSA - in piu' di 70 si erano dati appuntamento all'aperto per un'assemblea "per discutere - raccontano da Deliverance Milano - del contratto collettivo nazionale, di sicurezza sul lavoro, del trasporto bici per i pendolari e sulla necessita' di organizzarci insieme". Poi "tanta era la voglia di protestare che e' partita una strikemass che dalle vie del centro e' passata da Duomo a Piazza Castello verso zona Navigli, Piazza 24 Maggio, Porta Genova per concludersi al parco di Via Solari. Abbiamo sfilato per le strade della citta' chiedendo una sanatoria per i rider senza documenti e senza permesso di soggiorno, una soluzione per le bici in stazione a Trenord e un contratto di lavoro alle piattaforme. Lo stato di agitazione - annunciano i rider - e' appena ricominciato e non siamo mai stati cosi' tanti, agguerriti ed uniti". 

Per i rider il divieto di portare le bici in treno è un danno enorme. In questi giorni sono stati costretti ogni sera a smontare le biciclette, portare con sé le ruote e il sellino, mentre il telaio rimane legato a un palo nel piazzale della stazione. Del resto in pochi si fidano a lasciare l'intera bicicletta, fondamentale per lavorare, là. Trenord ha deciso di sospendere introdurre il divieto di portare biciclette sui treni perché "dopo il lockdown, il fenomeno dei riders metropolitani ha raggiunto livelli numerici insostenibili a ogni ora del giorno - sostiene Trenord -. Si verificano veri e propri 'assalti ai treni' con centinaia di biciclette, che pregiudicano la sicurezza dell'esercizio ferroviario e rendono impossibile il mantenimento delle distanze imposte per il post-Covid19 fra i posti disponibili".  Resta il fatto che per i rider è un divieto molto problematico dal momento che spesso vivono fuori Milano e la bicicletta serve non solo per lavorare ma anche per compiere il tragitto dalla stazione all'abitazione.

TRENORD: “Vogliamo riportare bici a bordo treno, ma in sicurezza"

“Vogliamo riportare le bici a bordo dei nostri treni, ma nel rispetto delle regole e delle norme di sicurezza. Per questo abbiamo aperto un dialogo con le imprese del food delivery e le rappresentanze dei riders per trovare una soluzione condivisa per il trasporto delle bici a bordo treno. Attualmente la decisione di non
consentire il trasporto delle biciclette sulla flotta di Trenord rimane confermata”. Così l’Ad di Trenord Marco Piuri intervenuto oggi sul divieto di portare bici in carrozza disposto dall’azienda al fine di garantire la sicurezza e le norme sul distanziamento a bordo treno. “Con la nostra decisione abbiamo voluto fare emergere il problema delle biciclette ammassate nei treni che creano problemi di sicurezza, non solo perché rendono difficile mantenere il distanziamento, ma perché impediscono l’accesso alle porte di ingresso e uscita che devono restare libereda ostacoli in caso di emergenza. Questa situazione, come azienda ferroviaria non possiamo permettere che esista”. “Numerosi filmati nelle stazioni, e a bordo dei nostri treni – ha poi proseguito – documentano la presenza di centinaia di riders saliti sullo stesso convoglio. Ora è aperto un dialogo costruttivo con le associazioni di categoria e i rappresentanti dei lavoratori al fine di trovare soluzioni condivise che consentano a tutti i passeggeri, chi lavora come i riders e chi si muove per tempo libero come i cicloamatori, di viaggiare in sicurezza”. “Una prima soluzione che abbiamo prospettato – prosegue l’Ad di Trenord – è quella di avere dei depositi nelle stazioni – di RFI e Ferrovienord – dove lasciare le biciclette. Altra soluzione è quella di indicare orari e treni su cui trasportare bici fino ad arrivare a un sistema di prenotazione tramite l’App di Trenord. Con questa possibile soluzione e la progressiva evoluzione della nostra flotta avremo treni maggiormente attrezzati per il trasporto bici che con la prenotazione del posto consentiranno di sapere quante persone hanno intenzione di viaggiare su quel treno con la bici e se sono in condizione di poterlo utilizzare”.

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