Milano
Milano, Calenda avverte il Pd: "Serve un civico come Cottarelli o il nostro elettorato non vi segue"
Il leader di Azione: "Se il centrosinistra candida Resta o Majorino, per noi sarebbe molto complicato. Questa sinistra ha persino esultato per lo stop al Salva-Milano..."

Carlo Calenda
Milano, Calenda avverte il Pd: "Serve un civico come Cottarelli o il nostro elettorato non vi segue"
Sul futuro politico di Milano, Carlo Calenda è chiaro: per raccogliere l'eredità di Beppe Sala serve un profilo civico e manageriale. "Penso a qualcuno come Carlo Cottarelli", dice il leader di Azione in un’intervista al Corriere della Sera, parlando delle comunali del 2027.
Ma se il centrosinistra dovesse scegliere un’altra strada, potrebbero aprirsi scenari diversi. "Se invece dovesse scendere in campo uno come Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico – osserva Calenda – allora il nostro elettorato avrebbe un grande problema a seguire quella coalizione".
L'apertura di Forza Italia ad Azione, Calenda cauto
Nei giorni scorsi, il segretario lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte ha lanciato segnali d’apertura verso Azione, parlando apertamente di una possibile vicepresidenza per il partito di Calenda. "Ha detto una cosa interessante – commenta l’ex ministro – ma prima bisogna capire chi candiderà davvero il centrosinistra. Se fosse Pierfrancesco Majorino, per noi sarebbe molto complicato".
Il leader di Azione non usa giri di parole quando si parla di sicurezza: "A Milano il problema è gigantesco. La gente ha paura. Non c’è spazio per ideologie o incertezze". E l’affondo finale è tutto politico: "Questa sinistra ha persino esultato quando la magistratura ha bloccato lo sviluppo di una città strategica come Milano".