Milano
Milano, Colombo chiude la porta: "Non mi candido a sindaco"

"Credo che la direzione e il senso del mio impegno non siano in questo momento in sintonia con il ruolo di sindaco". L'ex magistrato Gherardo Colombo chiude così le voci su una sua possibile corsa per palazzo Marino come espressione di una lista di sinistra. La proposta, spiega Colombo con una nota, "ha prodotto in me una riflessione profonda e sofferta. Il motivo è legato proprio al mio attaccamento a Milano, all'importanza che hanno sempre avuto nella mia vita impegno e responsabilità e alla preoccupazione che i due principali candidati siano portatori di una managerialità efficiente ma lontana dai valori sociali e civili determinanti per un'autentica crescita della comunità".
Ma la corsa con la sinistra rimasta fuori dalla coalizione che sostiene Beppe Sala "mi porrebbe nella precisa posizione, almeno nella percezione generale, di chi esprime la sola sinistra della città. Una posizione nella quale non mi riconosco, pur condividendo alcuni principi di chi rappresenterebbe. Per queste ragioni penso di non poter accogliere un invito portato con amicizia, passione e insistenza, da persone amiche che stimo. Alle quali va ora il mio sincero ringraziamento", scrive Colombo. Dopo l'uscita dalla magistratura, scrive ancora "ho intrapreso un percorso basato sull'indipendenza e sulla consapevolezza che la capacità di essere liberi sia il fondamento della democrazia. La diffusione del senso della giustizia e del rispetto delle regole, in funzione del rispetto delle persone, credo costituisca la strada principale per esercitare consapevolmente la libertà e marginalizzare la trasgressività drammaticamente diffusa nel Paese, a tutti i livelli". Un percorso che "accogliendo la proposta di candidarmi, dovrei abbandonare, così come l'attività editoriale che considero decisiva per la stimolazione della conoscenza e, quindi, della libertà"