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Milano-Cortina 2026, 100 giorni alle Olimpiadi: l'ultimo sprint sui cantieri e la nascita di "Casa Italia"
Mentre parte l’ultimo sprint verso i Giochi, si completano le infrastrutture e nasce una nuova “Casa Italia” alla Triennale. Salvini: “Siano 100 giorni di traguardi”. Sala: “Siamo in tempo, la cerimonia a San Siro sarà bellissima”

Milano-Cortina 2026, 100 giorni alle Olimpiadi: l'ultimo sprint sui cantieri e la nascita di "Casa Italia"
Il 6 febbraio 2026 il mondo intero guarderà all’Italia. Mancano solo cento giorni all’apertura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, le Olimpiadi più diffuse della storia, un evento che unirà città e montagne, innovazione e tradizione. Dal Palazzo del Governo al più piccolo comune alpino, la macchina organizzativa è lanciata verso il traguardo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, lavora in sinergia con Simico, Regioni e Comuni per completare impianti e collegamenti.
“Che siano 100 giorni di traguardi – ha dichiarato Salvini – in cui concludere e rifinire infrastrutture moderne, sicure e all’altezza di un evento così importante. È l’ultimo sprint di un percorso straordinario che racconta la capacità italiana di costruire, innovare e fare squadra”.
Cento giorni per un sogno: il punto sui cantieri
La Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico), guidata dal commissario Fabio Saldini, è impegnata nella realizzazione di 98 opere: 51 legate ai trasporti e 47 sportive, di cui 31 funzionali direttamente ai Giochi. “Ogni cantiere è un pezzo d’Italia che cresce – ha spiegato Saldini –. Ogni opera è un investimento sul futuro dei nostri territori. Lavoriamo giorno e notte perché tutto sia pronto, efficiente e degno dei nostri colori”.
Dallo Sliding Centre “Eugenio Monti” di Cortina al Livigno Snow Park, passando per l’Arena di Verona e il potenziamento delle linee ferroviarie verso la Valtellina e il Veneto, ogni intervento è parte di un mosaico che unisce il Paese in una visione comune di progresso e sostenibilità.
Sala: “Siamo nei tempi, San Siro sarà la nostra vetrina”
Da Milano, il sindaco Giuseppe Sala rassicura sullo stato dei lavori: “Siamo in tempo. Abbiamo scelto di affidare le opere principali ai privati, come per il Palazzetto di Santa Giulia e il Villaggio Olimpico, e i cantieri stanno rispettando la tabella di marcia”. Resta aperto il tema degli extracosti: “Li stiamo gestendo con fatica, ma dopo l’esperienza di Expo sono tranquillo: tutto si allineerà”.
La cerimonia inaugurale, diretta dal regista Marco Balich, si terrà il 6 febbraio 2026 allo stadio Meazza di San Siro, che resterà operativo fino al 2031. “Sarà una cerimonia bellissima – ha aggiunto Sala –. È la prima volta che le Olimpiadi arrivano a Milano, la quarta in Italia: un passaggio storico per la città e per San Siro”.
Fontana: "Olimpiadi, stringiamo gli ultimi bulloni"
Per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 "le cose stanno andando nella direzione giusta. Sono convinto che saranno bellissime Olimpiadi. Adesso dobbiamo stringere gli ultimi bulloni, fare le ultime attività, ma sapendo che siamo in tempo per tutto e che tutto si sta realizzando nel modo migliore". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Credo proprio che saremo a posto per l'inizio delle Olimpiadi" ha aggiunto il governatore a 100 giorni dall'inizio dei Giochi.
Casa Italia alla Triennale: lo sport incontra la cultura
Nel cuore di Milano, la Triennale si prepara a trasformarsi nella Casa Italia dei Giochi, quartier generale della squadra azzurra e hub mediatico che racconterà i successi olimpici. L’accordo tra Triennale Milano e Coni, presentato oggi durante la riunione della Giunta Nazionale, sancisce la collaborazione tra sport, design e cultura.
“Casa Italia nasce dalla condivisione di valori comuni come coraggio, correttezza, sfida e bellezza – ha dichiarato Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano –. Sarà il luogo dove sport e creatività italiana dialogheranno e si racconteranno al mondo”. La direttrice generale Carla Morogallo ha aggiunto: “Triennale diventa il centro nevralgico della manifestazione, un hub dove lo sport incontrerà il design e la cultura, nel segno dell’eccellenza italiana”.
Casa Italia occuperà diversi spazi del Palazzo dell’Arte, integrandosi con il Museo del Design Italiano e con la mostra “White Out. The Future of Winter Sport”, dedicata al design degli sport invernali e curata da Konstantin Grcic e Marco Sammicheli, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Cortina celebra i 70 anni tra due Olimpiadi
Nel frattempo, a Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti rende omaggio alla propria storia. La storica Piazza Roma cambia nome e diventa Piazza dei Giochi Olimpici 1956-2026, un simbolo di continuità e orgoglio per una città che, a 70 anni di distanza, ospita di nuovo i Giochi. Nei prossimi giorni sarà presentato il nuovo emblema olimpico cittadino, ideato dalla designer ampezzana Francesca Ghezze, che rappresenta un ponte grafico tra passato e futuro, tra le Olimpiadi del 1956 e quelle del 2026.
Buonfiglio: “Obiettivo minimo, 19 medaglie”
Alla Triennale di Milano, durante la conferenza “Road to Milano Cortina 2026 -100”, il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, ha fissato l’obiettivo del medagliere: “Vogliamo passare a 19 medaglie, come minimo. È un momento emozionante: rappresentare lo sport italiano in questa sfida è un onore”. Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha aggiunto: “Non sono preoccupato per il piano trasporti. Lavoriamo con un’agenda precisa e condivisa, senza farci condizionare. Il 6 febbraio tutto sarà pronto, e il mondo vedrà il volto migliore dell’Italia”.
L’Italia che fa squadra
Da Milano a Cortina, da Livigno a Verona, i cantieri si muovono in sincronia per consegnare opere che resteranno ben oltre l’appuntamento olimpico. “Ogni opera – ha detto Saldini – è un investimento sul futuro. Tra cento giorni i riflettori del mondo si accenderanno anche su di noi, e saremo pronti con la forza, la bellezza e l’unicità che contraddistingue l’Italia”. Un’Italia che, ancora una volta, si prepara a stupire. Non solo con le medaglie, ma con una lezione di ingegneria, organizzazione e spirito collettivo.











