Milano, Ghioni (Pd): "No a un maxi-rimpasto, serve accelerare e raccontare ai cittadini cosa abbiamo fatto" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:59

Milano, Ghioni (Pd): "No a un maxi-rimpasto, serve accelerare e raccontare ai cittadini cosa abbiamo fatto"

Giordano Ghioni, responsabile zone omogenee della segreteria metropolitana del Pd: "Serve coprire la delega all'Istruzione, poi accelerare sulle cose che mancano e spiegare alla città che cosa vogliamo per il futuro”

Roberto Servio

Centrosinistra milanese alla prova del dopo San Siro, il dubbio sul fine mandato

Sono settimane intense per il centrosinistra milanese: lo scossone della notte di S. Siro non ha ancora esaurito il suo effetto, e la maggioranza di Palazzo Marino si interroga sul futuro della giunta. Giordano Ghioni – responsabile zone omogenee della segreteria metropolitana del Partito Democratico – ha le idee piuttosto chiare: “Non entro nelle riflessioni di altri partiti: bisogna rispettarne le motivazioni e gli esiti. Ma questo non deve distogliere il PD dall’obiettivo principale: portare a termine il mandato e centrare gli obiettivi che ci siamo dati”.

Il dem, vicinissimo ai cattolici democratici di Fabio Pizzul e Marco Granelli, ha ben chiaro lo scenario: “Mi viene difficile pensare a un rimpasto che metta in discussione tante deleghe e ruoli: manca poco alla fine del mandato, ora serve accelerare sulle cose che mancano e spiegare alla città che cosa vogliamo per il futuro”.  Il riferimento è a quanto letto sui giornali nei giorni scorsi, quando si ipotizzava una sostituzione di esponenti della giunta Sala. “Credo che la fiducia nella vicesindaco sul tema urbanistico sia stata conquistata sul campo, e la conferma del sindaco è il giusto suggello; manca però un assessore che riceva la delega all’istruzione, per evitare concentrazione e sovraccarico.” 

Ghioni: "Tra due anni non ci sarà Sala a spiegare il suo lavoro, ma il Pd"

E qui l’interrogativo: a chi deve andare quel posto? “Penso che l’interlocuzione la debbano portare avanti i segretari dei partiti di maggioranza, tra cui voglio ottimisticamente ricomprendere AVS, e il Sindaco. Io preferirei un assessore del PD per non creare ulteriori frizioni, ma ci sono tante logiche che giustamente vanno considerate”. Sul rapporto con Beppe Sala, Ghioni non ha dubbi: “E' il sindaco da 9 anni, in un rapporto così lungo è normale avere alti e bassi. Io penso che il PD debba andare in città a spiegare il lavoro svolto non solo in questo mandato, ma anche da dove si partiva nel 2011. Tante cose oggi si danno per scontate (una nuova linea di metropolitana che ha rivoluzionato la mobilità della città, e in progettazione ci sono altri prolungamenti come a Monza, Vimercate, Segrate e Baggio; un miliardo di euro di spesa sui servizi sociali, spazi pubblici riqualificati, teatri riportati al loro antico splendore, come ad esempio il Gaber – ex Lirico o edifici con nuova vita come il CASVA in Municipio 8). Tra due anni non ci sarà Sala a spiegare il suo lavoro, ma ci sarà il partito: i cittadini hanno bisogno che le scelte siano spiegate, anche per poterle criticare e rimodulare. Dobbiamo essere più popolari, essere negli stessi luoghi delle persone che vivono la città”.

Ed esclusivamente in quest’ottica va letto l’evento del 24 ottobre “Crescere”, convocata tra gli altri da Giorgio Gori, Pina Picierno e Lorenzo Guerini, a cui parteciperà anche Grazie Delrio,: “Il PD o è una comunità larga e profonda in grado accogliere e di fare sintesi tra le istanze della società, oppure è un’altra cosa. Penso che un’occasione del genere si collochi in un dibattito puramente nazionale, e in tale ottica va letta: rafforzare la proposta politica del PD per poter avere una alternativa forte a Meloni”. 

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