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Milano, i funerali di Cino Tortorella: "Non si riconosceva nella tv di oggi"

Milano, Piccolo Teatro Grassi: camera ardente per Cino Tortorella

Camera ardente per Cino Tortorella, il Mago Zurlì, morto giovedì mattina a Milano. L'ultimo saluto si è tenuto nel foyer del Piccolo teatro Grassi di via Rovello. I funerali saranno celebrati alle 14.45 nella parrocchia della Divina Provvidenza di piazza Luigi Arpino di Quinto Romano, alla periferia ovest di Milano.

LA FAMIGLIA ACCOGLIE AMICI E FAN - Cino Tortorella, storico presentatore dello Zecchino d'oro, morto all'eta' di 89 anni giovedi' scorso. Il foyer del Piccolo Teatro di via Rovello, a Milano, e' stato allestito per ricordare l'artista, che aveva frequentato l'accademia diretta da Giorgio Streheler; lo stesso direttore del Teatro milanese intitolato al regista, Sergio Escobar, e' presente in sala. Al centro dello spazio dedicato alla sua memoria c'e' il feretro, ricoperto da un cuscino di margherite bianche e piccoli fiori rossi, e un cappello da alpino appoggiato sulla bara in legno chiaro. Appoggiata ad un cavalletto una grande foto di Tortorella in una delle sue apparizioni alla conduzione del concorso canoro per bambini (da lui ideato e diretto per 50 edizioni): nel ritratto e' sorridente e tiene in mano due cartelli con le scritte "ridere" e "applaudire".

I figli Lucia, Guido, Davide e Chiara - che ha scelto di seguire le orme del padre, lavorando come conduttrice e speaker radiofonica - e la moglie Maria Cristina accolgono nella camera ardente i primi visitatori, amici della famiglia ma anche fan affezionati che cominciano ad arrivare. Conosciuto soprattutto dei bambini degli anni '60 come il "Mago Zurli'" e come l'intrattenitore che parlava con Topo Gigio, Tortorella era nato a Ventimiglia e avrebbe compiuto 90 anni a giugno. 

IL FIGLIO: "IL CIBO L'ALTRA SUA GRANDE PASSIONE" - "Abbiamo scelto di mettere fra i fiori anche dei peperoncini e dell'origano, perche' mio padre aveva una grande passione per la gastronomia: era stato anche direttore di 'Sapori d'Italia'". E' il ricordo di Davide Tortorella, figlio maggiore del presentatore Cino scomparso pochi giorni fa, "paroliere" ed autore televisivo anche, presente questa mattina alla camera ardente allestita per il padre nel foyer del Piccolo Teatro di via Rovello a Milano (la sala e' stata aperta fino alle 13, poialle 14.45 i funerali). La passione per il cibo era nata durante le tournee in tutta Italia che Cino Tortorella seguiva per lo Zecchino d'oro: "Era costretto a cambiare ristorante ogni sera per tutto l'anno - ha ancora detto il figlio - e di questa passione aveva parlato anche nella sua autobiografia, quando ha raccontato dell'incontro con Aldo Fabrizi, che una volta in romanesco gli disse 'noi attori se nun imparamo a magna', morimo'".

Cibo e bambini dunque, gli argomenti a cui si e' dedicato "con tutto se stesso", riuscendo a coniugare i due argomenti ultimamente, quando aveva cominciato una battaglia contro l'obesita' infantile, "un problema che sentiva molto, e che cercava di combattere mandando messaggi educativi alle famiglie perche' insegnassero ai bambini a mangiare sano, ma a questo aveva ancora molti progetti". Fra questi anche uno spettacolo sulla gastronomia che aveva proposto a Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro, anche lui presente in sala questa mattina.

Come padre era "amico e compagno di giochi", racconta ancora Davide, sottolineando che non era "scontato negli anni 60, quando i padri erano severi, ma lui trattava i bambini tutti in modo paterno, ma anche da pari a pari". Per tutti era "il Mago Zurli', pur non avendo mai fatto giochi di prestigio", continua il figlio maggiore, l'unico fra i quattro a vederlo nei panni di scena, poi dismessi a un certo punto della carriera: "Avevo 4 o 5 anni quando gli chiesi se era davvero capace di magie e lui rispose 'sono un mago da quattro soldi". Dieci anni fa Tortorella aveva avuto un infarto: Ha vissuto un'esperienza di 'premorte' - racconta ancora Davide - ha smesso di respirare e l'ha definito il suo 'pit stop', in cui ha visto un fiume di luci e sentito una 'matassa di voci'" tra le quali riusci' a distinguere quella di Mariele Ventre, storica direttrice dello Zecchino d'oro.

ISEPPI (RAI): "NON SI RICONOSCEVA NELLA TV DI OGGI" - "Non parlerei di emarginazione ma piuttosto di un cambiamento nel modo di fare televisione che aveva provocato forse in lui un disagio. La televisione in cui Tortorella si riconosceva era quella che educava, oggi questo non e' uno dei caratteri peculiari dell'offerta quindi e' normale che non si riconoscesse piu' nella tv di oggi". Ha risposto cosi' l'ex direttore generale della Rai, Franco Iseppi, ai giornalisti che gli hanno chiesto come mai, alla fine della sua carriera, Cino Tortorella avesse esternato una certa sofferenza per l'essere stato "dimenticato" da un mondo a cui aveva dedicato la vita.

Il presentatore, attore e autore tv famoso per la conduzione e ideazione dello Zecchino d'oro, e' scomparso qualche giorno fa, e la sua camera ardente e' stata allestita questa mattina presso il Piccolo Teatro di via Rovello a Milano. In questa occasione, ricordandolo, Iseppi ha aggiunto: "C'era un grande spessore culturale e una grande valenza educativa dietro quello che faceva" ma "la tv e i suoi linguaggi si evolvono ed e' normale, anche se per alcune generazioni accettarlo non e' facile". Per dare un ultimo saluto al mago piu' famoso della televisione italiana sono arrivati anche semplici cittadini, alcuni anziani, che hanno voluto lasciare una firma e un pensiero sui quaderni lasciati all'ingresso del foyer; c'e' anche qualcuno che da bambino ha cantato nel coro dell'Antoniano di Bologna. Presenti personaggi dello spettacolo tra cui Susanna Messaggio.

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