Milano, i Verdi restano in maggioranza con Sala. Cucchiara: "Esigiamo discontinuità sull'urbanistica" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:31

Milano, i Verdi restano in maggioranza con Sala. Cucchiara: "Esigiamo discontinuità sull'urbanistica"

La consigliera Cucchiara traccia le priorità al sindaco Sala: varianti al Pgt, contributi dei costruttori per case popolari e metro più lunga

di Nicolò Rubeis

Milano, i Verdi restano in maggioranza con Sala. Cucchiara: "Esigiamo discontinuità sull'urbanistica"

I Verdi restano in maggioranza, ma auspicano un cambio di passo concreto. Dalle varianti al Pgt, alla previsione - da studiare - di un contributo dei costruttori nella realizzazione delle case popolari fino al prolungamento degli orari delle metropolitane, la consigliera comunale, Francesca Cucchiara, declina quelle che sono le richieste al sindaco Sala. Rimane anche il tema dell’assessorato all'Urbanistica: "Era una casella tecnica con Tancredi, adesso se l'è presa il Pd. Doveva essere solo in via provvisoria, oggi scopriamo che è in via definitiva" spiega Cucchiara, che insiste nel chiedere discontinuità: "Per farlo serve una figura nuova all'Urbanistica: è un nostro diritto chiederlo. E non accettiamo che ci siano dei veti".

Cucchiara, quali sono le vostre condizioni? 

Abbiamo fatto un primo passaggio in cui abbiamo discusso della nostra permanenza in maggioranza con un pubblico più ampio, nostri iscritti ma anche semplici cittadini, elettori, associazioni che ci sono state vicine, sindacati e movimenti per la casa. Perché con San Siro, vicenda gestita male sia nel metodo sia nel merito, si è creata una spaccatura profonda avvenuta a seguito di altre crepe che ci sono state come il caos sull'urbanistica e la questione del Salva Milano. L'intento non era quello di elaborare un nuovo programma elettorale ma di arrivare a proposte puntuali e specifiche da attuare entro fine mandato. Tra le cose principali ce ne sono alcune che chiediamo per cambiare rotta e altre che sono già state pianificate o concordate, anzitutto nell'ambito del Piano aria e clima, ma che sono rimaste in sospeso.

Partiamo dall'urbanistica. 

Sul Pgt non ce la si farà a modificarlo entro 18 mesi ma si potranno fare delle varianti. Chiediamo una clausola di consumo di suolo zero, ossia prevedere che, per quanto riguarda le aree depavimentate, i diritti volumetrici non possano andare a concretizzarsi su queste aree ma che si spostino su zone già cementificate per preservare quelle esistenti. Poi che ci sia la previsione di un contributo dei costruttori nella costruzione o ricostruzione delle case popolari entro una certa soglia. Una cosa che va studiata e che oggi accade con l'housing sociale. Non ci sono dei parametri per definire esattamente quale deve essere il valore dei canoni. Chiediamo che ci siano dei criteri per definire cosa è sociale. 

E poi?

E poi bisogna capire, attraverso gli strumenti a disposizione, come prevedere che questo contributo ai costruttori vada indirizzarsi sull"Ers ma anche sull'Erp. Non è semplicissimo ma è una cosa che va studiata. Aggiungo anche la revisione della delibera consiliare 42 del 2010 che vorremmo modificare e che prevede requisiti per l'edilizia convenzionata. Vogliamo far sì che il convenzionamento sopra una certa soglia passi dal Consiglio, cosa che oggi non accade, tant'è che i problemi relativi alle convenzioni per le residenze universitarie li abbiamo dovuti correggere ex post.

Sul resto?

Prolungare gli orari delle metropolitane, cosa che accadrà con le Olimpiadi. Tante persone, specie i più giovani, sono costrette a vivere fuori città. Poi si parla sempre di sicurezza. Per dare una risposta anche di tipo ambientale, allungare gli orari della metro, anche di un'ora, penso possa essere una cosa importante. Il maggior costo del servizio metro avviene per tenere aperte le stazioni. Ce ne sono alcune che sono attaccate tipo Cordusio e Duomo che si potrebbero intervallare. Le risorse volendo si trovano. Ad esempio, sui parcheggi, perché non far pagare di meno a chi ha una macchina piccola o leggera e di più chi ha il Ferrari e il Suv? Ci sono politiche di progressività che potremmo attuare per ottenere più risorse da chi ha di più e aiutare chi oggi non riesce a sostenere il peso del caro vita. 

Passiamo al lato politico. Oggi Sala ha detto che Scavuzzo non è in discussione. 

Intanto, voglio sottolineare che non abbiamo mai messo l'assessorato come condizione per restare. Per noi non sono importanti i posti in Giunta ma i punti programmatici. Non è sull'assessorato che mettiamo la condizione. Ma c'è un tema: era un assessorato tecnico con Tancredi che adesso si è preso il Pd. Doveva essere in via provvisoria, oggi scopro che è in via definitiva e non si può toccare. Non accettiamo che ci siano dei veti. Anche considerando quello che è successo a seguito delle inchieste, ci aspettiamo che queste cose siano decise dalla politica e dalle forze di maggioranza, senza imposizioni. 

Quindi sull'urbanistica non cambia idea?

No, abbiamo tutto il diritto di dire che qualcosa in giunta dovrebbe cambiare. E per noi l'assessorato che bisognerebbe cambiare per dare un segnale di discontinuità è quello dell'Urbanistica. È nostro diritto dirlo. 

Ma che profilo si immagina per quel ruolo?

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Una persona nuova. Quello che abbiamo contestato è che oggi le regole sono troppo sbilanciate a favore dei privati. Dobbiamo rivederle per dare più spazio alla collettività che si è sentita ferita. C'è una parte di città che è stata trascurata ed espulsa. Serve una figura di garanzia, un profilo nuovo che incarni una visione diversa.

 

 








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