Milano
Milano, l'assessore Granelli assolto per la morte delle due cicliste investite
L'assessore Marco Granelli era accusato per presunte irregolarità delle piste ciclabili dove avvennero gli incidenti fatali di Veronica D'Incà e Cristina Scozia: "Il mio primo pensiero va a loro"

Milano, l'assessore Granelli assolto per la morte delle due cicliste investite
Marco Granelli, assessore alla Cura del territorio e delle Opere Pubbliche del Comune di Milano, e tre dirigenti di Palazzo Marino sono stati assolti per non avere commesso il fatto dall'accusa di omicidio stradale in concorso per presunte irregolarita' nella progettazione e nella realizzazione delle piste ciclabili dove avvennero gli incidenti in cui morirono Veronica D'Inca', 38 anni e Cristina Scozia, 39 anni. Le due sentenze sono stata pronunciate dal gup Alberto Carboni nel giro di pochi minuti. D'Inca' pedalava su una ciclabile senza cordoli di protezione in viale Brianza quando la travolse un camion il primo febbraio 2023. Scozia venne uccisa da una betoniera in corso di Porta Vittoria il 20 aprile 2023. La Procura aveva chiesto per la morte di D'Inca' un anno e 4 mesi, per quella di Scozia un anno. All'epoca dei fatti Granelli era assessore alla Mobilita'.
Granelli: "Il mio primo pensiero va alle due donne uccise e alle altre vittime della strada"
"Sono chiaramente molto soddisfatto, ma il primo pensiero va alle due donne uccise e alle altre vittime della strada perche' tutti dobbiamo fare di piu' per evitare per evitarne altre". Lo afferma l'assessore milanese Marco Granelli oggi assolto due volte dall'accusa di omicidio stradale per la morte di due cicliste."Sono soddisfatto perche' la sentenza evidenzia che abbiamo rispettato il codice della strada, ma lo sforzo che dobbiamo fare e' migliorare e innovare le citta' attraverso una mobilita' che non separa e che tutela le persone piu' deboli in strada - aggiunge -. Si tratta di due incidenti con angolo cieco, abbiamo una tecnologia per evitarlo e dobbiamo usarla. Abbiamo una classe di professionisti che devono continuare a fare il loro lavoro al massimo e al meglio". Infine, spiega di avere "sempre avuto fiducia nella giustizia".













