Milano
Milano, Pisapia lancia Sala sabato. Sfida a distanza con Parisi. Inside
di Fabio Massa
Parlerà prima di Beppe Sala, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Si scaldano i motori per l’evento di sabato alle 10.45 al Franco Parenti. Una sfida bella e buona a Stefano Parisi, che invece alla stessa ora è al Dal Verme. Inizialmente le date coincidevano, poi, nel comitato di Sala, qualcuno ha consigliato di spostare al 12 marzo. Poi però l’orientamento è stato l’inverso: confermare l’appuntamento e intraprendere il braccio di ferro. Un braccio di ferro che sia anche un chiaro messaggio agli altri due candidati, Passera e quello ancor non individuato del Movimento 5 Stelle: voi semplicemente non esistete nella competizione. Mentre però secondo rumors di Affaritaliani.it l’unico a parlare al Dal Verme sarà proprio Stefano Parisi, che ormai unisce abitualmente abilità politica nello schivare i missili tra Forza Italia e Lega Nord che piovono un po’ su tutta Italia all’ironia nei suoi discorsi, al Parenti Beppe Sala chiuderà una carrellata di interventi tra i quali il più importante - politicamente parlando - dovrebbe essere proprio quello di Giuliano Pisapia.
Il primo cittadino di Milano, secondo indiscrezioni, non si dovrebbe discostare dalla linea tenuta recentemente: sostegno pieno e incondizionato a Beppe Sala. Pancia a terra per la campagna. Niente altro in mente che riuscire a consegnare la città al suo successore, magari molto diverso ma che vuole essere figlio della sua esperienza, in una festa grande in piazza Duomo. Difficile che ci sarà un altro doppio arcobaleno, ma l’auspicio è quello. Una posizione che si esplicherà in un discorso di fortissimo sostegno e di minimizzazione della ferita Balzani, che - nei piani - dovrebbe essere consegnata all’oblio e all’irrilevanza al più presto proprio per superare l’impasse. Il ragionamento di Pisapia è che mancano ottanta giorni, e bisogna fare il giro della città con il candidato. Un candidato che di certo non ha gradito la fuga dei documenti riservati su Affaritaliani.it, ma che ha bene in mente che la strada giusta è quella di organizzare “una campagna orizzontale più 42 verticali”, dove le 42 sono ovviamente i quartieri.
C’è ancora chi si chiede che cosa farà Pisapia, e se approfitterà degli ultimi mesi di mandato per costruirsi un futuro “politico”. Ma i suoi amici, chi lo conosce bene, è pronto a giurare che Pisapia non avrà nessun incarico di leadership partitica in un mondo ormai troppo veloce, social, convulso. Meglio un incarico istituzionale, di alto profilo, dove poter far valere la propria esperienza. Per la cosa arancione bisognerà attendere qualcun altro…
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it