Milano
Milano, prende corpo il Piano straordinario Casa nell'area metropoiltana
Case accessibili e nuovi servizi valorizzando gli immobili del Comune di Milano a Gessate, Gorgonzola, Cologno Monzese. L'assessore Conte: “Trasformare spazi residuali in occasioni di sviluppo urbano"

Milano, prende corpo il Piano straordinario Casa nell'area metropoiltana
Case accessibili e nuovi servizi per i cittadini e le cittadine dell’area metropolitana valorizzando gli immobili che il Comune di Milano possiede al di fuori dei propri confini amministrativi. E’ il “Progetto Sistema Abitare”, approvato oggi dalla Giunta di Palazzo Marino e avviato dall’assessore al Bilancio, Demanio e Piano Straordinario Casa, Emmanuel Conte, con i comuni di Gessate, Gorgonzola e Cologno Monzese.
Sono i primi tre Comuni in cui, in collaborazione con quello di Milano, si trasformeranno spazi inutilizzati lungo l’asse della linea della M2 in opportunità per rispondere al problema abitativo. Palazzo Marino infatti è titolare di un patrimonio diffuso anche al di fuori dai propri confini, frutto delle opere di realizzazione della linea metropolitana verde.
La prima fase: 300mila metri quadri di superfici nei tre Comuni pilota
Molte di queste aree - parcheggi, fasce di viabilità, vuoti urbani - sono inutilizzate o abbandonate. Con la delibera approvata oggi l’Amministrazione ne dispone il riordino e la valorizzazione, istituendo un Tavolo di coordinamento. La prima fase riguarda complessivamente 300mila metri quadri di superfici nei tre Comuni pilota, da riqualificare e restituire ai cittadini, con progetti integrati su aree come Villa Pompea, Cascina Antonietta, Gessate Nord e Cologno Centro in tema di housing sociale e servizi di prossimità.
Conte (Comune Milano): "Trasformare spazi residuali in occasioni di sviluppo urbano"
“Trasformare spazi residuali in occasioni di sviluppo urbano, far nascere un laboratorio di sperimentazione territoriale con altri sindaci dell’hinterland, costruire la città metropolitana dal basso, con una regia pubblica forte e una rete di collaborazioni che si allarga. Sono questi i cardini del Progetto Sistema Abitare - spiega l’assessore Conte -. Un progetto innovativo che nasce dalla volontà di affrontare la questione abitativa in chiave sistemica, con una visione integrata che tenga insieme spazi pubblici, servizi, casa, mobilità e relazioni, un’idea di città che non si ferma ai confini amministrativi. Ma l’ambizione è più grande: fare della collaborazione intercomunale un laboratorio permanente, dove sperimentare nuove forme di pianificazione, co-gestione e progettazione integrata. In un tempo in cui la questione abitativa è diventata emergenza nazionale, Milano e i suoi partner propongono un metodo diverso: partire dalle aree marginali per costruire nuove geografie dell’abitare. Non per espandere la città, ma per ripensarne il senso, a partire dai vuoti”.

Mantegazza (Comune Gessate): "Per la prima volta si instaura un dialogo istituzionale che ci coinvolge attivamente"
“Siamo lieti di annunciare un passo fondamentale per la riqualificazione di un'area strategica che insiste sul territorio di Gessate ma – afferma Lucia Mantegazza, sindaca di Gessate - considerando che è capolinea della M2, è fondamentale per il territorio metropolitano e le province limitrofe. La creazione di un Tavolo di Coordinamento Intercomunale segna un momento storico: per la prima volta dal 1985, anno di inaugurazione della metro, abbiamo l'opportunità di instaurare un dialogo istituzionale che non solo valorizza il patrimonio del Comune di Milano, ma che coinvolge attivamente i nostri comuni. Questa delibera rappresenta un'opportunità unica per affrontare il tema del diritto all'abitare con un approccio sistemico, integrandola anche con servizi, cultura, sport e sicurezza. Come di fatto già previsto nel PGT e nel PII dell'area nord".
"È un passo verso una visione unitaria e coordinata, necessaria per prevenire l'emarginazione e il degrado sociale. Siamo pronti a lavorare insieme, con determinazione e impegno, per costruire un futuro migliore per tutti, valorizzando le potenzialità di un territorio che merita attenzione e investimenti”.
Zanelli (Cologno Monzese): "Progettare una città più bella, sana e a misura di cittadino"
“La decisione di aderire al Tavolo Intercomunale – afferma il sindaco di Cologno Monzese, Stefano Zanelli - si inserisce nel solco di uno dei pilastri fondamentali della nostra azione di governo della città di Cologno Monzese, ovvero progettare una città più bella, sana e a misura delle esigenze dei cittadini con più case e servizi di qualità. Sono molto soddisfatto di questa iniziativa che ci permetterà una co-progettazione condivisa con Milano e con i nostri comuni vicini della Martesana in una ottica integrata che traduce concretamente la visione di una vera città metropolitana”.

Scaccabarozzi (Gorgonzola): "Operazione coraggiosa che guarda il territorio nella sua complessità"
“Si tratta di un’operazione coraggiosa perché sa guardare il territorio dall’alto nella sua complessità e affronta questioni e nodi irrisolti da tempo in una logica di lavoro di comunità – spiega la prima cittadina di Gorgonzola, Ilaria Scaccabarozzi -. Ringrazio l’assessore al Bilancio del Comune di Milano Emmanuel Conte e i sindaci Stefano Zanelli di Cologno Monzese e Lucia Mantegazza di Gessate, perché questa collaborazione non limita il nostro sguardo ai confini comunali ma ci permette di lavorare in un’ottica di vera Città Metropolitana”.
Il Tavolo di Coordinamento è pensato come una struttura aperta, destinata ad accogliere altri Comuni ma anche soggetti come ATM, Città Metropolitana, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e realtà sociali e imprenditoriali del territorio.