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Milano, saluto romano al corteo per il "camerata Sergio Ramelli"
Milano commemorazione per Sergio Ramelli

Milano, saluto romano al corteo per il "camerata Sergio Ramelli"

Saluto romano per la commemorazione della morte di Ramelli e Pedenovi, uccisi nel 1975 e nel 1976 da esponenti di estrema sinistra. Dopo le cerimonie istituzionali, il corteo dei militanti di destra è arrivato fino a viale Argonne per la messa

Milano, saluto romano al corteo: "Camerata Sergio Ramelli. Presente"

"Camerata Sergio Ramelli. Presente". E' il grido risuonato per 3 volte subito dopo la posa della corona sopra la targa per Sergio Ramelli, in via Ettore Paladini a Milano. I manifestanti schierati in file ordinate, hanno tutti alzato il braccio e fatto il saluto romano. Poi al "rompete le righe" si sono sciolti.

Sono stati oltre mille i militanti delle diverse anime della destra che hanno partecipato alla celebrazione in ricordo di Ramelli, di Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi. Un gruppo compatto ha salutato i "camerati caduti" con il braccio teso per tre volte. Ramelli e Pedenovi furono uccisi rispettivamente nel 1975 e nel 1976 da esponenti di estrema sinistra nel capoluogo lombardo.

Fiori per Mussolini in piazzale Loreto

Alla celebrazione hanno partecipato diversi gruppi della destra italiana, tra cui CasaPound, Forza Nuova, Lealtà e Azione. Il corteo si è concluso senza tensioni o incidenti. Duecento estremisti di destra si sono poi recati in piazzale Loreto per deporre dei fiori nel luogo in cui fu esposto il cadavere di Benito Mussolini. Secondo quanto riporta Repubblica, sono state identificate 60 persone, per le quali si stanno valutando provvedimenti.

Anpi: "Fatti estremente gravi"

Condanna da parte dell'Anpi provinciale di Milano per la parata compiuta ieri in citta' dalle forze di estrema destra in occasione del l'anniversario della morte di Sergio Ramelli. E' "estremamente grave quanto accaduto in piazzale Loreto", prosegue la nota in riferimento alla posa dei fiori nel luogo in cui fu esposto Benito Mussolini, "proprio dove sorge il Monumento dedicato ai Quindici Martiri, partigiani e antifascisti, prelevati dal carcere di San Vittore per ordine del capitano della Gestapo Theodor Saevecke e fucilati all'alba del 10 agosto 1944 da un plotone della Legione autonoma Ettore Muti". Una "gravissima provocazione neofascista conclusasi con saluti romani offende la memoria dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto e di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la liberta' di tutti noi", sottolinea la nota. E' "fondamentale che alla identificazione e alle denunce per apologia del fascismo operate dalle Forze dell'Ordine seguano, questa volta, esemplari condanne da parte della Magistratura", ricorda l'Anpi. Che definisce "intollerabile che nella nostra citta' si ripetano sfregi e offese a Milano, Citta' Medaglia d'Oro della Resistenza, e alla Memoria dei Combattenti per la Liberta'

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