Milano
Milano senza piscine, De Chirico (FI): "Se si fosse fatta la manutenzione ordinaria..."
"Bisognava investire di più su Milanosport": così il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. Che ad un anno dal cambio statutario della società commenta: "Non vedo grandi cambiamenti, servirebbe una ricognizione". L'intervista

Milano senza piscine, De Chirico (FI): "Se si fosse fatta la manutenzione ordinaria..."
"Bisognava investire di più su Milanosport", afferma il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, pensando ai problemi degli impianti sportivi cittadini, come le piscine pubbliche, la maggior parte delle quali sono chiuse anche per motivi di manutenzione. "Non sono stati programmati i lavori di manutenzione ordinaria con il dovuto anticipo". Ed ancora: "I corsi che vengono offerti funzionano, ma sono cari. Con un ordine del giorno, che fu anche approvato, avevo chiesto che i costi si potessero almeno rateizzare". Secondo l'azzurro, a distanza di un anno dal cambio statutario di Milanosport, diventata una società sportiva dilettantistica di capitali, è arrivato il momento di fare una ricognizione: "Perché non mi sembra che sia cambiato un granché". L'intervista di Affaritaliani.it Milano.
De Chirico, anche quest'estate torna il tema delle piscine chiuse.
Purtroppo l'amministrazione comunale si è dimostrata poco attenta alla programmazione. Tantissime piscine stanno chiudendo perché non sono stati programmati i lavori di manutenzione ordinaria con il dovuto anticipo. Non è sicuramente colpa dell'assessore Martina Riva, però è evidente che in 13 anni di centrosinistra non si è mai pensato di intervenire seriamente sugli impianti natatori. Questa è la situazione allo stato attuale, con un solo impianto balneare aperto. E milanesi che rimangono in città si attaccano al tram…
C'è qualcosa che non funziona in Milanosport?
Sicuramente bisognava investire di più su Milanosport. Le piscine hanno costi di gestione e manutenzione elevatissimi e sono in perdita. Ci si riempie la bocca con frasi del tipo 'lo sport fa bene, lo sport salva dalla strada', però non è che lo sport si sostiene da solo, ha bisogno di avere forti investimenti da parte dell'amministrazione. I bandi della Regione non bastano.
Sono scattati anche i rincari per gli impianti di Milanosport.
Sicuramente i corsi che vengono erogati sono validi e funzionano. Ma considerato il costo della vita a Milano, non è che tutti se li possano permettere. Ho iscritto mio figlio a un corso di nuoto e ho pagato oltre 400 euro. Con un ordine del giorno, che fu anche approvato, avevo chiesto di permettere la rateizzazione di queste spese, magari in tre tranche: una alla pre-iscrizione, una a inizio corso e un'altra a metà. Visto che, tra l'altro, i corsi vanno pagati anche in anticipo. Mi sembrava un segnale di attenzione verso i milanesi. Avevo anche proposto degli emendamenti negli scorsi bilanci per chiedere la gratuità degli ingressi per i disabili, anche quelli non accompagnati dalle associazioni. Su questi temi deve essere fatto qualcosa di più.
A un anno dal cambio statutario di Milanosport, quale è il suo bilancio?
Purtroppo la presidenza degli enti partecipati è vacante da sei mesi. Sicuramente è un tema che necessita di una verifica e una ricognizione andrebbe fatta. Da utilizzatore, non mi sembra che sia cambiato granché. Ma questo sarebbe da chiedere ai lavoratori degli impianti.
Altro su cui lavorare?
C'è un tema che mi sta a cuore. Recentemente siamo andati a fare sopralluogo in un centro sportivo a Villapizzone che ha dei costi tra i più bassi d'Italia, non solo di Milano. Sia il Comune sia il Parlamento dovrebbero rivedere le regole dei bandi per dare continuità al lavoro che viene portato avanti da queste realtà per togliere bambini dalla strada. Qua non fanno profitto, fanno un servizio sociale importante in quartieri difficili e magari si trovano a fare investimenti di migliaia di euro ma non hanno la certezza che verranno riconfermati. Su questo ci impegneremo anche a livello nazionale.