Milano, stampavano passaporti e permessi di soggiorno: due arresti - Affaritaliani.it

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Milano, stampavano passaporti e permessi di soggiorno: due arresti

La polizia ha arrestato due 45enni albanesi che in due appartamenti adibiti a stamperie a Milano fabbricavano passaporti e permessi di soggiorno

La polizia ha arrestato due 45enni albanesi che in due appartamenti adibiti a stamperie a Milano si sono resi responsabili di possesso e fabbricazione di documento falsi, ricettazione di documenti rubati ed alterazione di titoli di soggiorno. L'attivita' investigativa della Digos di Milano, nata ad agosto attorno alle informazioni circa un gruppo di marocchini in grado di produrre in Italia qualsiasi genere di documenti, si' e' unita a quella che gli agenti del commissariato Villa San Giovanni stavano improntando circa la produzione clandestina di documenti falsi da parte di alcuni cittadini stranieri. L'attivita' e' stata conclusa martedi' scorso, quando - dopo aver individuato e fermato un acquirente, L.A. marocchino del 1985, sbarcato in Italia il 24 novembre in Sicilia - si e' data esecuzione ai decreti di perquisizione emessi dal sostituto procuratore della repubblica, Pavone, e si e' proceduto all'arresto in flagranza dei due stranieri. Il materiale sequestrato nei due appartamenti milanesi - passaporti, permessi di soggiorno, patenti di guida, tessere magnetiche in bianco, marche da bollo, stampanti e contrassegni assicurativi in bianco - e' ora al vaglio della polizia scientifica per una piu' compiuta analisi.

Una carta d'identita' valeva da 250 a 500 euro, un permesso di soggiorno fino 600, per un passaporto marocchino chiedevano 700 euro ma per uno italiano si arrivava fino a 3500. La fabbrica di documenti falsi messa in piedi da due cittadini marocchini in due appartamenti di Milano (uno in zona Mecenate e uno in zona Villa San Giovanni) produceva ogni tipo di documento falso, anche patenti, tessere sanitarie e tagliandi assicurativi per clienti di ogni tipo. I due - in Italia uno dal '98 l'altro dal '99 - vivevano insieme in un piccolo appartamento di via Asiago e avevano creato la loro centrale in un altro locale. Si tratta di due quarantacinquenni, uno registrato come domestico, l'altro ufficialmente commerciante. Adescavano clienti nei pressi del consolato marocchino di Milano, mostrando i loro prodotti: il cliente tipo era il cittadino marocchino che voleva rimanere in Italia senza avere problemi di rinnovo del permesso di soggiorno oppure il cittadino di altra nazionalita' che voleva transitare in Italia per approdare ai paesi del nord, in particolare la Scandinavia. Per questi offrivano pacchetti completi di documenti validi per l'espatrio e biglietti. Lo scambio avveniva nei bagni di diversi bar di Milano.

L'indagine, condotta dalla Digos e dal commissariato Villa San Giovanni si e' svolta tramite appostamenti e installazione di telecamere per controllarne i movimenti, ma i due erano molto accorti. Negli appartamenti sono stati sequestrati documenti falsi di ogni genere, diverse stampanti e computer e materiale come una macchina da cucire utile per inserire la filigrana e rendere piu' credibili i documenti. Su alcuni permessi di soggiorno pero' vi erano errori ortografici grossolani (in alcuni compariva la firma dello stesso impiegato dell'ufficio immigrazione di Varese e Crotone, ad esempio), notati dagli inquirenti, su altri documenti invece i dati erano corretti ma era prolungata la data del permesso. I due, con piccoli precedenti di altro tipo, sono accusati di falso. Nel loro paese d'origine avevano fatto molti investimenti in campo commerciale e industriale. Non e' ancora sicuro da quanto l'attivita' andasse avanti e potrebbero esserci ulteriori complici.








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