Milano
Morgan a processo per gli insulti ai poliziotti durante lo sfratto: il cantautore rischia 9 mesi di carcere
Il cantautore Marco Castoldi si difende parlando di rabbia e dolore: il giudice Valentina Schivo deciderà il 17 novembre

Morgan a processo per gli insulti ai poliziotti durante lo sfratto: il cantautore rischia 9 mesi di carcere
Morgan rischia nove mesi di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale durante lo sfratto dalla sua casa nel quartiere Triante di Monza, nel 2019. La casa era stata pignorata dal Tribunale per presunti mancati pagamenti degli alimenti dovuti alle due ex compagne, Asia Argento e Jessica Mazzoli, per il mantenimento delle figlie Anna Lou e Lara. L’artista si difende spiegando di essere stato travolto dal dolore per la perdita dell’abitazione e dello studio di registrazione.
Le accuse della Procura
Secondo la Procura di Monza, durante lo sfratto Morgan avrebbe rivolto insulti pesanti agli agenti di polizia presenti. Tra le frasi contestate figurano epiteti come “mostri”, “ignoranti”, “ridicoli”, “boia” e “becchini”. Per questo, i magistrati chiedono una condanna a nove mesi di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale.
La difesa di Morgan: rabbia e dolore
Assistito dall’avvocato Roberto Iannaccone, Morgan ha spiegato di trovarsi in un momento di forte sofferenza psicologica, poiché stava perdendo non solo la casa, ma anche il suo studio di registrazione. Ha precisato di non aver riconosciuto gli agenti, non indossando uniformi, e che le sue parole erano rivolte all’acquirente dell’appartamento e all’ufficiale giudiziario, “non ai poliziotti, che rispetto profondamente”.
Il dibattimento e la sentenza imminente
Il processo, davanti al giudice Valentina Schivo, analizzerà le due versioni dei fatti per stabilire se le frasi pronunciate possano configurare il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. La sentenza è fissata per il 17 novembre, quando si deciderà il destino del cantautore.











