Morto bloccato a terra da due vigilantes davanti alla sede Sky: in aula i filmati - Affaritaliani.it

Milano

Morto bloccato a terra da due vigilantes davanti alla sede Sky: in aula i filmati

Prima udienza per omicidio preterintenzionale a Milano il 22 settembre nell'ambito del processo per omicidio preterintenzionale a carico di due guardie giurate accusate della morte di Giovanni Sala

di redazione

Morto bloccato a terra da due vigilantes davanti alla sede Sky: in aula i filmati

Saranno mostrati in aula i filmati delle telecamere di sorveglianza nell’udienza del 22 settembre, nell’ambito del processo per omicidio preterintenzionale a carico di due guardie giurate accusate della morte di Giovanni Sala, 34 anni. I fatti risalgono alla notte tra il 19 e il 20 agosto 2023, quando i vigilantes intervennero davanti alla sede di Sky a Rogoredo, nella periferia sud di Milano, per fermare Sala, descritto come "in evidente stato di alterazione".

Secondo la ricostruzione della Procura e della Squadra Mobile, l’uomo morì per arresto cardiaco dopo essere stato immobilizzato a terra, con un ginocchio premuto sulla schiena per oltre un minuto. La prima udienza si è svolta davanti alla Corte d’Assise di Milano, dove sono stati elencati i testimoni e i consulenti che verranno ascoltati nelle prossime settimane.

Il pm: "Istinti violenti e inutilmente prevaricatori" da parte dei vigilantes

Il pubblico ministero Alessandro Gobbis ha citato un consulente medico-legale per chiarire le dinamiche della morte, mentre la famiglia della vittima – i genitori, il fratello e due zii, costituiti parte civile con gli avvocati Andrea Orabona e Giulia Piva – ha indicato un secondo medico e chiesto l’audizione dell’amministratore delegato di una società di vigilanza, con l’obiettivo di approfondire le procedure operative adottate in situazioni analoghe.

Le difese degli imputati, rappresentate dagli avvocati Camilla Urso e Sandro Clementi, hanno invece inserito nella loro lista testi un esperto di addestramento delle guardie giurate e due analisti forensi specializzati nell’analisi video.

Le immagini di quella notte saranno centrali per la ricostruzione dei fatti. La Procura, dopo gli accertamenti, ha modificato il capo d’imputazione da omicidio colposo a omicidio preterintenzionale. Per il pm, l’intervento dei vigilantes fu dettato da “istinti violenti e inutilmente prevaricatori”, in un contesto dove, secondo l’accusa, non vi era alcuna reale minaccia né per le persone né per le cose, nonostante l’uomo avesse assunto alcol e sostanze stupefacenti.

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