Morto dopo trapianto, 5 medici indagati: accertamenti sul cuore
La Procura di Milano indaga 5 medici nell'ambito dell'inchiesta sul presunto errore nel trapianto di cuore a un paziente morto un anno fa a Roma
Morto dopo trapianto: 5 medici indagati, via ad analisi del cuore
La Procura di Milano indaga 5 medici nell'ambito dell'inchiesta sul presunto errore nel trapianto di cuore a un paziente morto un anno fa nell'ospedale San Camillo di Roma. L'indagine era stata affidata al pm Antonio Cristillo dopo che, prima dell'estate, i magistrati capitolini l'avevano mandata a Milano per competenza territoriale. Secondo l'accusa, avvalorata da una consulenza di parte, il decesso dell'uomo sottoposto a trapianto potrebbe essere conseguenza di una valutazione errata dell'equipe medica milanese del San Raffaele che aveva valutato l'organo idoneo e compatibile con il paziente romano in lista di attesa.
Contestato l'omicidio colposo
I medici a cui viene contestato il reato di omicidio colposo - l'iscrizione e' un 'atto dovuto' in questi casi per compiere gli opportuni accertamenti - sono: Stefano Gerosa (responsabile ambulatorio rischio cardiologico/preparazione intereventi chirurgici) e Alessandra Laricchia (cardiologia), entrambi del San Raffaele; Mariano Feccia e Marzia Cottini (cardiochirurgia/trapianti) e Alessandra Iaiza (tecnica perfusionista), tutti e tre del San Camillo. A quanto si e' appreso, ieri all'Istituto di medicina legale di Padova e' cominciato quello che in gergo si definisce un "accertamento irripetibile" per analizzare il cuore e valutare se, come sostenuto dai consulenti della Procura di Roma, avesse lesioni pregresse. Il pm Cristillo ha nominato 4 consulenti, le parti altri 8. La relazione finale deve essere consegnata agli inquirenti entro l'8 gennaio prossimo.