Milano
Moschee, Maroni non si arrende: "Faremo un referendum"

"La Corte mi boccia ma sulle moschee voglio il voto popolare". Parola di Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, Leganord. "Sono certo che i cittadini diranno no alla concessione di nuove aree da parte del Comune di Milano - ha spiegato in una intervista a Repubblica. - C'e' una sinistra che brinda quando vengo smentito dalla Corte Costituzionale ma io vado avanti. L'ultima parola deve spettare ai cittadini con il referendum. Voglio vedere se la Consulta e' contraria anche a quello". Riferendosi poi al tweet sulla sinistra che "esulta Allah Akbar", Maroni ha spiegato che "era una battuta social, Ce l'avevo con tutti quelli che in Rete avevano scritto contro di me".
E riferisce di un piccolo giallo: "lunedi c'e' stata l'udienza pubblica e alla Regione e' stato detto che la sentenza sarebbe arrivata tra venti giorni. Non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali, se non la lettura dei giornali. Delle due, l'una. O la sentenza e'stata decisa e passata con una velina ai giornali e non ai diretti interessati e questo non sarebbe bello. Oppure non e' nemmeno stata decisa e si tratta solo di una anticipazione". In ogni caso, aggiunge Maroni, "a seconda di cosa leggeremo sulle motivazioni provvederemo ad approvare una nuova legge". Il governatore sottolinea che "La Lombardia non e' contraria alla costruzione di moschee a patto che rispettino le regole. La moschea non e' come un piccolo negozietto. Con il nostro referendum sono convinto, per esempio, che i milanesi non approverebbero la proposta del Comune di Milano di concedere delle aree per costruire due moschee".