Milano
Olimpiadi Milano-Cortina, (anche) una vetrina per attrarre ulteriormente gli ultra-ricchi
Dal Villaggio Olimpico ai grandi eventi sul ghiaccio, The Economist analizza la strategia del capoluogo lombardo e l’impatto sul mercato immobiliare dei Giochi invernali
Olimpiadi Milano-Cortina, (anche) una vetrina per attrarre ulteriormente gli ultra-ricchi
Le Olimpiadi invernali del 2026 come grande vetrina internazionale per intercettare i capitali degli ultra-ricchi. È questa la lettura che The Economist dedica a Milano in un editoriale che analizza la trasformazione del capoluogo lombardo in vista dei Giochi di Milano-Cortina.
Secondo il settimanale britannico, pur non essendo una città alpina, Milano avrà un ruolo centrale nell’evento olimpico, ospitando il Villaggio Olimpico e tutte le competizioni sul ghiaccio, mentre le gare alpine si svolgeranno in larga parte sulle Dolomiti, con Cortina d’Ampezzo al centro delle discipline più iconiche. Due luoghi che, osserva The Economist, incarnano una stessa idea di “ricchezza ostentata”, tra appartamenti venduti a 6,5 milioni di euro e hotel di lusso con camere che arrivano a costare fino a 2 mila euro a notte.
Milano e gli ultra-ricchi: dalla flat tax di Renzi ad oggi
L’analisi collega questo scenario alla svolta avviata nel 2017, quando il governo guidato da Matteo Renzi introdusse una flat tax pensata per attrarre nuovi residenti ad alto patrimonio. Da allora, stima il settimanale, tra 5 mila e 10 mila super-ricchi si sarebbero trasferiti in Italia, con circa l’80 per cento concentrato proprio a Milano.
L’impatto sul tessuto urbano, scrive The Economist, è stato profondo: proliferano club esclusivi e scuole private di alto profilo, mentre cresce la pressione sul mercato immobiliare. A complicare ulteriormente il quadro contribuisce anche lo scandalo edilizio che ha portato al blocco di numerosi cantieri, in un contesto in cui i prezzi delle abitazioni continuano a salire. In questo scenario, conclude il settimanale britannico, a Milano “tutti puntano all’oro”.
