Omicidio di Carol Maltesi, ergastolo confermato per Davide Fontana: “Premeditò il delitto” - Affaritaliani.it

Milano

Omicidio di Carol Maltesi, ergastolo confermato per Davide Fontana: “Premeditò il delitto”

La Corte d’Appello di Milano ha accolto la richiesta della Procura generale. L’ex bancario uccise la donna con 13 martellate durante la realizzazione di un video destinato ad OnlyFans

di redazione

Omicidio di Carol Maltesi, ergastolo confermato per Davide Fontana: “Premeditò il delitto”

Ergastolo per Davide Fontana, l’ex bancario 45enne accusato dell’omicidio di Carol Maltesi, avvenuto l’11 gennaio 2022 a Rescaldina, in provincia di Milano. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano nel processo di secondo grado bis, riconoscendo l’aggravante della premeditazione. Si chiude così – almeno dal punto di vista giudiziario – un caso che aveva scioccato l’opinione pubblica per la sua efferatezza.

La zia della vittima: "Spero che Carol ora riposi in pace"

In primo grado, la Corte d’Assise di Busto Arsizio aveva condannato Fontana a 30 anni di carcere, escludendo l’aggravante della premeditazione. In appello la pena era stata aggravata all’ergastolo, con il riconoscimento della premeditazione, ma la Cassazione, lo scorso settembre, aveva annullato in parte la sentenza ordinando un nuovo processo d’appello proprio su questo punto. Ora, con il verdetto di oggi, la Corte ha confermato la condanna alla pena massima, accogliendo integralmente la richiesta della Procura generale. “Spero che adesso sia finita e che Carol riposi in pace”, ha commentato la zia della vittima al termine dell’udienza.

Carol uccisa con 13 martellate durante la realizzazione di un video destinato ad OnlyFans

Secondo quanto emerso dalle indagini, Fontana avrebbe ucciso la 26enne colpendola con 13 martellate alla testa e poi sgozzandola. Il delitto sarebbe avvenuto nel contesto della realizzazione di un video destinato alla piattaforma OnlyFans, dove Carol Maltesi pubblicava contenuti con la collaborazione dell’ex fidanzato. La scena, in cui lei avrebbe dovuto apparire incappucciata e legata, era stata commissionata da un utente anonimo, che si sarebbe poi rivelato essere lo stesso Fontana tramite un profilo falso.

Dopo l’omicidio, Fontana avrebbe smembrato il corpo e conservato i resti in un congelatore acquistato online, per oltre due mesi. Non riuscendo a distruggere i resti bruciandoli, avrebbe infine abbandonato il corpo in alcuni sacchi neri in una discarica nel Bresciano. Nel frattempo, per cercare di coprire la scomparsa della giovane donna, avrebbe continuato a rispondere ai messaggi di amici e familiari utilizzando il suo telefono.

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