Operai sfruttati fino a 90 ore a settimana per 4 euro all'ora in una fabbrica-dormitorio nel Milanese - Affaritaliani.it

Milano

Operai sfruttati fino a 90 ore a settimana per 4 euro all'ora in una fabbrica-dormitorio nel Milanese

Scoperta una fabbrica-dormitorio nell’hinterland. Lavoratori cinesi pagati 4 euro l’ora con turni massacranti. L'inchiesta dalla denuncia di un dipendente che era stato picchiato quando aveva chiesto gli arretrati

di redazione

Operai sfruttati fino a 90 ore a settimana per 4 euro all'ora in una fabbrica-dormitorio nel Milanese

Turni massacranti, salari da fame, alloggi di fortuna allestiti direttamente sul posto di lavoro. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro in uno stabilimento del settore tessile situato nell’hinterland milanese, dove venivano impiegati dieci cittadini cinesi, cinque dei quali senza permesso di soggiorno.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli operai lavoravano fino a 90 ore settimanali, senza giorni di riposo, per 4 euro l’ora. Alcuni erano pagati in nero, nessuno risultava in possesso di formazione professionale, né sottoposto a controlli sanitari. Le condizioni igieniche all’interno della struttura sono state definite pessime dagli inquirenti.

La denuncia del dipendente (aggredito) e l’arresto per caporalato

A far partire l’indagine è stato uno degli operai, esasperato dalla situazione, che ha deciso di rivolgersi alla Procura di Milano. Le sue dichiarazioni hanno dato il via agli accertamenti culminati, pochi giorni fa, con l’arresto in flagranza per caporalato di un cittadino cinese, amministratore di fatto della ditta. Secondo gli investigatori, la fabbrica funzionava come un vero e proprio dormitorio aziendale, dove i lavoratori vivevano e lavoravano in condizioni degradanti. L’uomo che ha denunciato ha raccontato anche di aver subito ripetute vessazioni, fino a essere aggredito lo scorso febbraio dopo aver chiesto il pagamento di 10.000 euro di stipendi arretrati. L’aggressione gli ha provocato lesioni con una prognosi di 45 giorni.

Attività sospesa, sanzioni per 134mila euro

Oltre all’arresto, i carabinieri hanno disposto la sospensione immediata dell’attività produttiva. Le violazioni accertate hanno portato a sanzioni e ammende per un totale di 134.000 euro, a conferma della gravità dello sfruttamento in atto. L’intervento rientra nell’ambito dei controlli mirati contro il lavoro irregolare e le condizioni di sfruttamento nelle imprese dell’hinterland milanese.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO

 








A2A