Parini, l'ex preside si difende: "Io non c'entro, sì a ispezioni" - Affaritaliani.it

Milano

Parini, l'ex preside si difende: "Io non c'entro, sì a ispezioni"

Nel clima di veleni al liceo classico Parini di Millano riemerge l'ex preside Carlo Arrigo Pedretti: "Non c'entro con le attuali vicende. Sì alle ispezioni"

di Fabio Massa

Riemerge dalle nebbie, l'ex preside del Parini, Carlo Arrigo Pedretti. Il clima di veleni nel liceo classico milanese ha costretto i genitori, qualche giorno fa, a una difesa pubblica del dirigente scolastico attuale, il professor Soddu. Affaritaliani.it Milano aveva riferito della vicenda e delle tensioni, citando anche l'ex preside Pedretti con alcune note biografiche, come la sua presenza al governo ombra organizzato da Rotondi come ministro dell'istruzione (ombra). Era stato anche riferito un estratto di una lettera che Pedretti aveva spedito a Libero nel quale denunciava il proprio pensionamento "coatto". Dopo l'articolo di Affari Pedretti ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al provveditore di Milano Marco Bussetti.

"Che cosa c’entro io con le vicende pariniane? Con episodi tutt’altro che chiari, come le affermazioni contenute in lettere anonime su fatti di cui non posso essere al corrente? Fatti che richiederebbero la visione di documenti che, grazie a Dio, non mi riguardano?", spiega l'ex preside. E ancora: "Che cosa c’entra che io sia stato “niente meno che il ministro del governo-ombra anti-Renzi voluto da Gianfranco Rotondi”? Preciso che ora non c’è più un “governo-ombra” (comunque il terzo e più longevo nella storia della Repubblica) e che Rivoluzione Cristiana è passata da movimento a vero e proprio Partito; preciso anche di avere assunto il ruolo di Responsabile Nazionale per l’Istruzione e che i Responsabili Nazionali si sono riuniti a Roma lo scorso 11 marzo per stilare ciascuno un suo “programma”. Bisogna tenere un atteggiamento di sfottitura per questo? O negare che il pensionamento da Dirigente Scolastico, mio e di altri 38 presidi lombardi, in base al Decreto Madia, sia stata una delle tante vigliaccate del governo Renzi?". Critica poi il giornalista dicendo: "? Ma così come la mette l’articolista sembrerebbe perfino che io sia stato messo forzatamente in quiescenza non si capisce perché. Ancora: c’entro qualcosa con gli attuali veleni del Liceo “Parini”? Ancora: che importa ricordare col Massa che il dr. Soddu ha smantellato tutto quello che avevo fatto?". Tuttavia in quella che vorrebbe essere una smentita, è tutto confermato (anche perché verba volant scripta manent): "? Il che, peraltro, è la sacrosanta verità, già a partire dal settembre 2014, ma che è inutile qui richiamare. Se l’Amministrazione vuole saperne di più, non deve fare altro che chiedermelo, per ricostruire alcuni aspetti di ciò che sta succedendo oggi all’istituto di Via Goito, del quale, bene inteso e ripeto, come dicono i miei amici romani, “nomme pò fregà de meno”. Ormai sono fuori da certe dinamiche, che danno l’impressione di porsi al di là del reale e della logica, dinamiche le quali testimoniano solo quanto la scuola italiana sia caduta in basso". Alla fine Pedretti invoca ispezioni (che peraltro già ci sono state): "Eppure l’intervento dell’Amministrazione, con le sue ispezioni e la sua accortezza, sarebbe in grado di restituire un po’ della dignità, perduta no, ma smarrita senz’altro, senza farsi intimidire da insinuazioni giornalistiche o piazzate fuori luogo – ancorché, voglio sperare, organizzate col massimo della buona fede. Nel qual caso non potrei fare a meno di esclamare anch’io: O sancta simplicitas!".

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

NOTA A MARGINE
Il prof Pedretti, che dovrebbe avere l'accortezza di usare al sottoscritto la stessa cortesia che il sottoscritto ha nei suoi confronti (ad esempio, non apostrofandolo con "tale Massa"), scrive una lettera che conferma ogni fatto contenuto nell'articolo. Quindi nessuna insinuazione, come vorrebbe - insinuando - far passare l'ex preside. Sulle altre sue interpretazioni legate a valutazioni personali (sfottiture? Ma perché, e dove?), lo lascio volentieri al proprio destino.








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