Milano
Parisi: "Con Albertini Giunta 'nazionale'. Expo? Credo a Sala"

Salvini assessore? "Ho bisogno di assessori full time. La legge elettorale prevede che sia il sindaco a scegliere la propria squadra e scegliero' io perche' voglio rispondere io dell'operato di chi mettero' in giunta, quindi la scelta è in capo a me". Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi al videoforum di Repubblica in merito alla possibilità che il leader della Lega possa fare l'assessore in una futura giunta. Sulla decisione della Lega di appoggiare la sua candidatura in una coalizione unitaria, Parisi dice: "E' stato un momento importante, loro hanno molto insistito" per la candidatura che "non era nei miei programmi di vita". "Ho trovato forze politiche molto responsabili. C'e' un malessere che Salvini intercetta, ma bisogna dare risposte pratiche e di buon governo". E nelle coalizioni "ci sono forze con posizioni anche molto diverse, la leadership deve riuscire a fare sintesi".
"CON ALBERTINI GIUNTA DI PROFILO NAZIONALE" - "Vorremmo una giunta con figure di profilo nazionale e Albertini è uno di questi", ha detto Parisi sulla possibile candidatura di Albertini come capolista di una lista civica. Sulla lista civica che Parisi spiega "sarà pronta entro una ventina di giorni", il candidato sindaco ha detto: "Stiamo ancora lavorando, è molto importante, c'e' gente che non ha voglia di votare i partiti tradizionali e nella lista civica ci saranno varie espressioni della città e società milanese, dalle università alle categorie che non si riconoscono nei partiti ma vogliono prestare la loro professionalita' per la politica". Quindi, su Albertini, Parisi ha detto che "si reso disponibile a partecipare non tanto e non solo alla competizione elettorale, ma anche e soprattutto al governo della citta'. La sua collocazione la vedremo. Sicuramente lo avremo presente" e potrebbe essere parte di una "giunta di profilo nazionale e Albertini è uno di questi".
"CONTI EXPO? CREDO IN SALA" - La vicenda dei conti di Expo "non voglio che sia usata dal punto di vista elettorale, voglio battere Beppe Sala sui programmi, non sulle accuse. Per questo non sono interessato, credo in quello che dice lui. Mi sembrerebbe strano che avesse detto una bugia sotto elezioni". E interpellato sul successo di Expo, Parisi risponde: "Sono contento, era complicato. Una cosa sola contesto a Sala: Moratti ha voluto Expo con le unghie e con i denti, c'e' stato un pezzo della coalizione che era contrario, i 'no Expo'; se l'allora commissario, facendo il suo intervento introduttivo all'apertura di Expo avesse ricordato il ruolo del sindaco Moratti avrebbe guadagnato per la sua immagine". "Noi dobbiamo riconoscere le cose buone che ha fatto Pisapia, ed e' bene che Sala riconosca le cose buone che ha fatto il 'suo' sindaco Letizia Moratti", ha aggiunto.
"NE' FAMILY DAY NE' GAY PRIDE" - Né Family day né Pride, e neanche il registro delle Unioni civili per Stefano Parisi perché "le istituzioni non devono essere schierate" e non agiscono "per atti dimostrativi". Così il candidato sindaco del centrodestra durante il videoforum di Repubblica Tv. Alla domanda se come fatto dalla Regione, da sindaco, avrebbe esposto una scritta per il Family day, Parisi ha detto: "No, le istituzioni non sono schierate e non sono di una parte, così come non avrei mai fatto il registro delle unioni civili" perché "non credo che le amministrazioni pubbliche debbano fare atti dimostrativi, devono fare politiche, ma non propaganda". Interpellato anche sul Pride, Parisi risponde: "Al Pride non andro', non perché sono contro, a Milano c'e' sempre stato e sempre ci sara'. Se ci fosse un Family day il Comune di Milano darebbe il suo patrocinio? Questo mi chiedo. Totale libertà, io sono un laico e i gay pride sono una bella e straordinaria manifestazione di libertà come il Family day, ma non bisogna mettere l'amministrazione sotto esame ogni volta per far capire da che parte sta, il sindaco di Milano fa il sindaco di Milano. Ci sono le leggi da applicare e le applicheremo, poi nella mia coalizione ci sara' chi andra' al gay pride e chi al Family day".
"ELIMINARE NORME CHE BLOCCANO GLI INVESTIMENTI" - La prima azione di Stefano Parisi sindaco sarebbe "eliminare quelle norme che sono state messe dalla giunta Pisapia e che in campo urbanistico ed edilizio hanno bloccato gli investimenti. L'attuale pgt non renderebbe possibile Citylife o Porta nuova che oggi sono chiamati il "miracolo di Milano". Le nuove norme - ha detto durante il videoforum di Repubblica Tv - rendono impossibile qualunque sviluppo urbanistico moderno, con la città che cresce in verticale e diventa più densa e accoglie più persone. La prima cosa che faremo in assoluto è quindi semplificare le normative per facilitare gli investimenti". Tra gli altri interventi, Parisi ha ribadito l'intenzione di eliminare l'isola pedonale di piazza Castello e "ripensare una circolazione più fluida, è sbagliato desertificare delle aree così belle."
"MAZZETTE NEI CASSETTI, MI MERAVIGLIO DI PISAPIA" - "Mi meraviglio del sindaco Pisapia che e' persona di valore", ha detto Parisi commentando le parole del primo cittadino dal palco dell'Elfo sulle 'mazzette nei cassetti' in risposta ai 'cassetti vuoti' dell'amministrazione secondo Parisi. "Mi pare che la Moratti non ha lasciato assolutamente nulla, non si fanno accuse di questo tipo, proprio lui che è avvocato e garantista. Mi chiedo e gli chiedo a cosa faceva riferimento". Parisi ha quindi ribadito di non volere "delegittimare ne' Pisapia ne' Beppe Sala, voglio un confronto sui programmi. Oggi l'unico progetto strategico era quello sugli scali ferroviari e il suo consiglio gliel'ha bloccato. Quando dico che non ci sono progetti è la verità."











