Milano
Parisi e il contratto con il vincolo: obbligo di firma per i candidati
L'obiettivo è semplice: non rimanere ostaggio di personalismi o logiche da consiglio comunale
di Fabio Massa
Un foglio, firmato. Una dichiarazione vincolante. Eccole, le dimissioni in bianco 2.0 versione Stefano Parisi. Si vede, dietro, la mano di Gabriele Albertini, il suo esempio. Del resto, è il capolista della lista civica dell’ex city manager. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Parisi avrebbe preso una decisione vincolante per tutti coloro i quali correranno nell’ambito della rosa di partiti che lo sostengono: un sorta di “contratto” con i candidati, con il quale questi si impegnano ad approvare tutti i regolamenti (ad esempio, la revisione del Pgt) entro i primi 12 mesi del mandato di Parisi sindaco. L’obiettivo è semplice: evitare di rimanere ostaggio di logiche di consiglio comunale spesso più rispondenti a istanze personali, o a fibrillazioni politiche nazionali, che a fatti attinenti la città in senso stretto. Quindi, quando avverrà l’accettazione della candidatura per l’entrata ufficiale in lista, tutti gli aspiranti consiglieri comunali dovranno firmare anche questo secondo foglio in caso di inadempienza.
Intanto Forza Italia continua la marcia di avvicinamento alle elezioni con la preparazione dei “santini”. Questi verranno stampati tutti con il volto dei candidati e di quello dei ticket. Le preferenze disponibili saranno infatti due, e quella femminile è stata fissata: per tutti i maschi in lista sarà Mariastella Gelmini. Pare che in questi giorni si stiano scattando le foto per realizzare il materiale di comunicazione.
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