Parisi: “Salvini non sarà assessore, privatizzare Sea ma non ora” - Affaritaliani.it

Milano

Parisi: “Salvini non sarà assessore, privatizzare Sea ma non ora”

Il bilancio da rimettere in ordine, le società comunali, infrastrutture e privatizzazioni, Sea che non si vende e MM da rifocalizzare, il disastro Aler. E ancora: l’esercito a Milano, no a Salvini assessore. La lista delle cose dette da Stefano Parisi a TeleLombardia, a Buongiorno Lombardia per la conduzione di Stefano Golfari, incalzato dal direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino, è lunga.

"CON SALVINI OTTIMI RAPPORTI MA NON SARA' ASSESSORE" - Si parte con i rapporti tra Parisi ed il leader della Lega Nord Matteo Salvini: "Sono ottimi - ha spiegato il candidato sindaco -, ieri ho parlato alla scuola di formazione della Lega e gireremo l'Italia insieme. Va molto bene: la Lega, come gli altri partiti della nostra coalizione, ha una forte rete di militanti sul territorio e questo è importante per lavorare sui luoghi strategici della città". Ma proprio in conclusione di trasmissione, incalzato da Perrino, Parisi spiega che difficilmente il leader del Carroccio sarà il suo assessore alla sicurezza: "Lui ha un compito nazionale, mentre qui abbiamo bisogno di gente che si dedichi al cento per cento a Milano".

"SICUREZZA, C'E' FORTE PERCEZIONE DI PAURA" - Cosa farebbe Parisi che Pisapia non ha fatto o non farebbe? "Tante cose, soprattutto sul fronte della sicurezza. C'è oggi una forte percezione di paura che è sottovalutata da Pisapia: Milano non è solo la zona 1, ci sono zone degradate. Il Governo ci ha già detto che non potremo fare assunzioni, ma vorrei reistituire i vigili di prossimità che aveva introdotto Albertini e riportare l'esercito, che ha funzioni di deterrenza. E lavorare sulla tecnologia.

"SEA, PRIVATIZZARE MA AL MOMENTO GIUSTO" - Altro tema caldo è quello delle privatizzazioni: "Non sono considerazioni da fare in campagna elettorale, si tratta di società quotate e le decisioni vanno prese nel momento giusto. Nessun privato annuncerebbe ora la vendita di azioni di A2A. Razionalmente preferisco che ci sia meno Stato e più privato, ma va giudicato caso per caso. Privatizzare oggi Sea sarebbe un errore, essendo una realtà in fase di trasformazione e che deve decidere quale è il proprio futuro, attualmente non chiaro. Il futuro di Sea non è quello di essere del Comune, ma tutto va fatto nel momento giusto e non per fare cassa. Le nomine dei dirigenti? Avremo bravi manager ovunque.

"CASE POPOLARI, SERVE UNA GESTIONE EFFICIENTE" - Così Parisi sulle case popolari: “Questo tema è veramente critico, il 45% di chi abita nelle case popolari a Milano non paga l’affitto, mentre ci sono le famiglie oneste che vedono la propria casa occupata. Questo genera degrado e di conseguenza poi l’Aler non ha le risorse necessarie per la manutenzione, una situazione da terzo mondo. Ma non è soltanto un problema di sgombero delle case occupate. Abbiamo anche il problema dei centri sociali che in modo violento contrastano l’attività delle forze dell’ordine, spesso con il plauso della sinistra. Questi centri sociali e coloro i quali oggi occupano abusivamente le case sono quelli che danneggiano quelli che vivono nelle case popolari e pagano l’affitto e fanno fatica ad arrivare a fine mese. Questo va detto. C’è poi anche un problema delle amministrazioni pubbliche, la gestione non è per niente efficiente, quando si lascia una casa sfitta per 20 anni o quando ci sono case abitate da persone che non ne hanno titolo e non si fanno controlli, c’è qualcosa che non va. Bisogna rimettere in piedi una gestione efficiente di tutte queste abitazioni”.

"IL POST EXPO? UNA COSA MOLTO PICCOLA" - L'attuale progetto per il post Expo lascia Parisi scettico: "Se mi piace lo Human Technopole? E' una cosa molta piccola, non mi piace come è stata decisa a palazzo Chigi e coordinata da un istituto di Genova: Milano riprenda in mano proprio destino: questo progetto investe solo l'8% delll'intera area di Expo e rischia di essere solo una cattedrale nel deserto".

"CON ALBERTINI GLI ANNI PIU' BELLI DELLA MIA VITA" - Quindi, alcuni brevi giudizi su alcuni ex sindaci, a cominciare dal primo cittadino uscente Giuliano Pisapia: "Una persona di valore, che non ha mai preso in mano il governo della città". Letizia Moratti? "Molto brava, ha combattuto con le unghie e con i denti per avere Expo. Albertini è un carissimo amico cui sono molto legato: i tre anni con lui sono stati i più belli della mia vita".

"RESPINGO LE CRITICHE SU LA RUSSA" - "Milano oggi sta meglio di Roma, purtroppo la capitale è in condizioni difficili. Le accuse per avere costituito una lista 'old Milano' con La Russa ed altri? Sono giudizi che fanno male a chi li ha dati"








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