Milano
Il pendolo degli autovelox
Autovelox: croce degli automobilisti ma strumento efficacissimo per ridurre la velocità. Ed evitare nuove croci sull'asfalto. Ma è da 33 anni che manca chiarezza normativa

Il pendolo degli autovelox
In Italia si va da un estremo all’altro, come un pendolo. Vale anche per gli autovelox, croce degli automobilisti. Ma anche strumento efficacissimo per ridurre le velocità. C'è un ricordo legato ad un incidente nella parte sud di viale Dei Missaglia. Uno stradone a tre corsie per senso di marcia, con spartitraffico. Due auto, velocissime, stanno probabilmente gareggiando. Un contatto, l’incidente. E’ talmente violento che il motore si stacca e finisce a 100 metri dal resto dei rottami. Morti, feriti gravissimi. Le forze dell’ordine intervenute parlano di velocità folle. Ora là c’è un autovelox. E la gente rallenta. Rallenta di brutto.
Quindi, iniziamo a dire che gli autovelox servono. Quando non vengono usati per “fare cassa” ma per fare quello che sono stati progettati a fare: aumentare la sicurezza. Un tempo i comuni, sulla cassa, hanno decisamente esagerato. E pure le normative non è che fossero proprio chiarissime. Al punto che sono 33 anni (TRENTATRE) che manca un decreto attuativo che spieghi chiaramente chi, come, dove e quando si può rilasciare. Il Mit aveva mandato pure un decreto sulle omologazioni a Bruxelles: il solito casino. Ritirato, e stabilito il censimento. Ma per la Cassazione questo non basta, e così via di annullamento delle multe.
Gli autovelox servono. E chi li produce non è un criminale
Sempre per la legge del pendolo, anche sul numero di autovelox c’è da dire qualcosa di impopolare. L’Italia ha circa 2000 dispositivi fissi, visto che bisogna escludere dal totale di 3600 i 600 in uso alla Polstrada in autostrada e i 1000 mobili, inutilizzabili secondo le nuove normative. In Francia ce ne sono 4400 e nel Regno Unito 7800.
Ora, una cosa va detta: se bisogna monitorare la velocità su una strada pericolosa, gli autovelox servono. Devono essere tarati bene, regolati e omologati. E soprattutto le norme devono essere certe: per i cittadini e pure per le imprese degli autovelox, che non è che sono dei criminali, ma dei semplici produttori di dispositivi elettronici. Che come tutti hanno il sacrosanto diritto di sapere come devono produrre quello che vendono perché sia legale. L’alternativa è: aboliamo tutti gli autovelox. Però poi non lamentiamoci se i motori finiscono a 100 metri dalle carcasse delle auto distrutte con dentro vite spezzate.











