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Milano
Per Draghi in piazza della Scala. Ma il Pd c'è a titolo "personale"

In piazza ci saranno Azione, Più Europa, Italia Viva, Base Italia, Movimento Federalista Europeo, Per l’Italia con l’Europa. Obiettivo? Cercare di convincere Mario Draghi a rimanere al suo posto. L'appuntamento è alle 18.30 in Piazza della Scala a Milano dove una manifestazione spontanea chiederà a gran voce che Draghi continui fino alla fine della legislazione nel 2023. L’appello è partito spontaneo da un gruppo di cittadini milanesi con lo slogan “Con Draghi, per il futuro dell’Italia e dell’Europa” e ha presto ottenuto l’adesione di partiti e movimenti politici.  Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano l'invito sarebbe stato rivolto anche al Partito Democratico, che però avrebbe lasciato libertà di scelta ai singoli ma che non ha voluto scendere in piazza ufficialmente. Secondo rumors, per non creare ulteriori dissidi sul territorio con il Movimento 5 Stelle, che sarà comunque cruciale per le prossime Regionali lombarde.

Diversi esponenti del PD hanno a loro volta aderito a titolo personale

Diversi esponenti del PD hanno a loro volta aderito a titolo personale insieme alla società civile: professionisti, imprenditori, docenti universitari e scolastici, personaggi del mondo della cultura, attivisti del mondo del terzo settore e del volontariato, associazioni e anche il mondo ecclesiastico.

"Tutti preoccupati che l’atteggiamento attuale del M5S – che ricordiamo non ha votato la fiducia al decreto Aiuti al Senato, bloccando circa 23 miliardi di sostegno alle famiglie, le misure contro il rincaro delle bollette e contro l’erosione del potere d’acquisto - imponga di fatto un costo elevatissimo soprattutto ai danni dei più poveri.  In questo momento molto difficile la crisi dissennata aperta da Giuseppe Conte rischia di portare ad elezioni anticipate e offre in regalo a Putin l’ennesimo argomento di propaganda", spiega il comitato promotore.

"L’Italia ha bisogno delle riforme strutturali, di cui il Governo Draghi stava mettendo le basi"

E ancora: "L’Italia ha bisogno delle riforme strutturali, di cui il Governo Draghi stava mettendo le basi dopo decenni, per poter ottenere i fondi del PNRR che servono ad ammodernare il Paese nelle sue infrastrutture e a ridargli spinta per crescere. L’Europa – che oggi manifesta una debolezza di leadership degli altri governi che la compongono, impegnati anche sul fronte interno - ha bisogno della fermezza e della visione chiara del nostro Premier, come hanno sottolineato i vertici europei, per contrastare le mire espansionistiche russe e calmierare il mercato del gas per dare respiro alla crisi economica che potrebbe investirla".

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