Case accessibili per tutti a Milano: il piano straordinario del Comune parte da Gorla. Il bando - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:04

Case accessibili per tutti a Milano: il piano straordinario del Comune parte da Gorla. Il bando

L'assessore Conte: “Atto concreto di giustizia sociale e fiducia nel futuro”

Giorgio d'Enrico

Case accessibili per tutti a Milano: il piano straordinario del Comune parte da Gorla. Il bando

Case accessibili per il ceto medio, si comincia da Gorla. È da questo quartiere, sull’asse della prima linea metropolitana milanese, che il Comune di Milano rilancia il suo intervento nella costruzione di nuove case a canone sociale, realizzate su aree comunali e sotto stretta regia pubblica. L’operazione prende il via da 4.800 metri quadri di proprietà comunale in via Demostene, vicino a viale Monza, con un bando, aperto oggi, per la sua concessione in diritto di superficie.
 
L’avviso pubblico, primo passaggio attuativo del Piano straordinario per la Casa accessibile, si rivolge ad enti del Terzo settore, cooperative sociali, associazioni senza scopo di lucro e Fondazioni, invitate a presentare una proposta, tecnica ed economica, per la destinazione abitativa dell’area. La formula innovativa prevede che gli alloggi siano esclusivamente riservati all’affitto per un canone annuo massimo di 80 euro per metro quadro, non riscattabili per l’acquisto e destinati a lavoratori e famiglie con redditi medio bassi.

Conte: "La città torna a occuparsi del diritto all'abitare come diritto di cittadinanza"                   

“Con questo primo bando – dichiara l’assessore al Bilancio, Demanio e Piano straordinario Casa, Emmanuel Conte – iniziamo a trasformare in realtà la visione del Piano straordinario per la Casa Accessibile: una città che torna a occuparsi del diritto all’abitare come diritto di cittadinanza. Via Demostene 10 non sarà solo un luogo di case, ma anche di verde pubblico, servizi e commercio di vicinato: spazi vivi, aperti, in dialogo con il quartiere e capaci di generare comunità. Recuperiamo un edificio incompiuto come simbolo di una rigenerazione urbana che mette insieme socialità, sostenibilità e prossimità. È un gesto concreto di giustizia sociale e di fiducia nel futuro, che affronta con coraggio il tema più urgente della città, trasformandolo in occasione di innovazione e coesione”.
 
Fra gli elementi essenziali a base del bando, l’Amministrazione pone il completamento di due corpi di fabbrica già presenti sull’area, ad un’altezza non superiore ai cinque piani, la destinazione di una parte dei piani terra a servizi e negozi di vicinato e la realizzazione di un’area verde di almeno 1.500 metri quadri. Si stima un intervento del valore di circa 7 milioni di euro.
 
“Nei prossimi mesi – prosegue Conte – seguiranno altri bandi: non solo per costruire nuove case, ma per ricucire tessuti urbani e sociali, restituendo spazi pubblici di qualità e nuove opportunità di abitare a chi oggi è più esposto alla crisi dei costi e alla scarsità di offerta. Una città è davvero inclusiva solo se chi la fa vivere ogni giorno può permettersi di abitarla. Questo è l’impegno politico che guida il nostro Piano straordinario per la Casa”.   

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