Pianosofia ritorna senza l'appoggio del Comune di Milano e si affida al crowdfunding - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:13

Pianosofia ritorna senza l'appoggio del Comune di Milano e si affida al crowdfunding

Il Festival creato da Silvia Lomazzi e Luca Ciammarughi giunge alla sua sesta edizione. Ma per la prima volta privo di sostegni pubblici

Di Francesco Bogliari

Pianosofia ritorna senza l'appoggio del Comune di Milano e si affida al crowdfunding

Tempi duri per la cultura, soprattutto per quella più raffinata e “alta”. Pianosofia, un festival giovane e indipendente nato nel 2020 dall’idea dei pianisti Silvia Lomazzi e Luca Ciammarughi di realizzare un dialogo tra la musica e altre forme artistiche e di pensiero, giunge alla sua sesta edizione, con cinque appuntamenti a Milano e tre a Verona dall’1 al 30 ottobre. Ma per la prima volta privo di sostegni da parte di istituzioni pubbliche, perché il Comune di Milano non ha rinnovato l’aiuto economico a differenza dello scorso anno.

"Pur essendo risultati idonei al bando del Comune – racconta Luca Ciammarughi ad Affaritaliani.it Milano - la dicitura per il nostro festival riportava 'fondi esauriti'. Poiché l’anno precedente il Comune ci aveva elargito 12mila euro, e quest'anno zero, per noi la situazione è diventata drammatica, non avendo nemmeno i fondi dell’ex FUS. Ci siamo interrogati per tutto agosto su cosa fare e, nonostante lo sconforto iniziale, ci siamo poi rimboccati le maniche e abbiamo deciso che un festival alla sua sesta edizione non poteva morire così". 
 
La soluzione d'emergenza è stata una campagna di crowdfunding per una raccolta fondi (il link alla piattaforma è: Sostieni la raccolta fondi su GoFundMe). Per cui il festival è partito, anche se per l'edizione del prossimo anno gli organizzatori dovranno ricercare forme più solide di finanziamento, magari ricorrendo non più al pubblico ma ad aziende e a privati.

Pianosofia, immaginare il mondo attraverso i suoni

"PianoSofia – affermano i curatori – ha sempre avuto un’ottima accoglienza da parte del pubblico e della stampa. Ha riportato a Milano pianisti che non suonavano qui da molto tempo, ha valorizzato i migliori talenti della nuova generazione e soprattutto ha fatto riflettere sul fatto che la musica non è solo intrattenimento, ma è pensiero, ha cioè a che fare con il nostro modo di immaginare il mondo: è 'un piacere del pensare' attraverso i suoni, sensazione che si traduce in esperienza dello spirito. Qualcosa di cui oggi, travolti dall’ansia materialistica, abbiamo più che mai bisogno".

Il filo conduttore di questa edizione è la parola “Passaggi”, anche in relazione a un momento storico attuale sconcertante, caratterizzato da mutamenti politici, tecnologici e sociali. I passaggi di PianoSofia sono trasformazioni generative, passaggi tra generazioni per dare spazio a giovani interpreti, passaggi di consegne tra compositori, transizioni tra letteratura, filosofia e musica. Fondamentale il taglio interdisciplinare del festival: un intreccio tra musica e pensiero, affermato anche da una nuova collaborazione con il Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici dell’Università Statale di Milano.

Gli appuntamenti della sesta edizione di Pianosofia

L’inaugurazione è stata il primo ottobre, al Museo Teatrale alla Scala con Danilo Mascetti al pianoforte, preceduto da un dialogo con Giuseppe Polimeni e Luca Ciammarughi. MaMu, Magazzino Musica ospiterà Pianosofia il 9 e l’11 ottobre. Il 9 ottobre con un programma liederistico affidato al duo Daiane Scales Cezario e Luca Cozzi, accostando riflessioni filosofiche di Davide Assael. L’11 ottobre sarà la volta di una pièce teatral-musicale scritta da Michele Piana e Guido Conforti, con Giacomo Piana al pianoforte.

Il 19, il 23 ottobre il festival si sposterà nella splendida Sala Maffeiana a Verona, con i giovani brillanti pianisti Alessandro Dilorenzo e Paolo Ehrenheim preceduti da riflessioni di Davide Gnoato e Lorenzo Gobbi, per concludersi il 30 ottobre, con il quartetto per archi e pianoforte di Schumann op.47 e il Quartettsatz di Mahler, eseguiti da Giacomo Del Papa, Emanuele Ruggero, Gianluca Pirisi e Luca Ciammarughi.

Due appuntamenti saranno anche a Villa Litta Modignani il 24 e il 25 ottobre, con giovani artiste, Margherita Casamonti e Lavinia Bertulli, accompagnate dalle riflessioni di Florinda Cambria e Giancarlo Lacchin.

Prime esecuzioni assolute, quelle dei giovani compositori Silvia Berrone, Rosita Piritore, Paolo Catenaccio e Riccardo Perugini. Per maggiori informazioni: www.pianosofia.it








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