Pinocchio/Centrodestra, il silenzio (in politica) non è d'oro - Affaritaliani.it

Milano

Pinocchio/Centrodestra, il silenzio (in politica) non è d'oro

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C’era una volta il centrodestra. Ieri, nella prima puntata della nostra favola amara dopo la pausa natalizia, ci siamo chiesti dove fosse finito il movimento 5 stelle, al centro di una profonda crisi di visibilità ma, ritengo io, non di idee. Per la serie, i pentastellati hanno il candidato e hanno idee. Il problema è che non sono capaci di comunicarli. Il che, in politica, è imperdonabile. Poi c’è la destra, che potrebbe avere tutte le armi per fare un buon risultato a Milano. Non è affatto vero che lo spazio politico non c’è, ma per essere occupato bisogna essere in grado di dire qualcosa. Qualcosa di serio, preferibilmente, ma almeno qualcosa per esserci e per provare a giocarsela. Invece no, tutto tace. La stessa idea di aspettare le primarie prima di fare qualunque cosa dà l’idea della subalternità di Gelmini&Salvini alla sinistra milanese. Volete aspettare per il candidato? Almeno riempite i teatri anche voi con i big, o con le seconde linee che aspirano a candidarsi. Invece no, calma piatta. Qualche eccezione c’è, come i convegni di Gallera e Altitonante, ma poca roba. La verità è che il centrodestra ha scelto il silenzio. E nella politica, urlata oppure no, è difficile sentire chi sceglie di non parlare.








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