Milano
Pinocchio/Milano, cominciamo a farci le domande giuste

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C’era una volta un Paese che doveva crescere. Torno a dirlo, ancora una volta, perché sia ben chiaro. A me non interessa se Giuseppe Sala è di sinistra o di destra o forse anche un po’ di centro. E non mi interessa se è un manager, un ofelè o un politico di professione. Non mi interessa neppure se Alessandro Sallusti è un po’ di destra, o un po’ troppo di destra e se è il compagno o meno della Santanché. Non me ne frega nulla neppure se a Ncd non piace e se invece piace molto a Berlusconi. Non mi interessa se Majorino è un outsider o un insider, se è il candidato di Sel o il candidato di Pisapia. Se aspira all’arancione o al rosso. Ecco, non mi interessa nulla. Vi spiego che cosa mi interessa. Su Affaritaliani.it Milano troverete un bel pezzo della rubrica Milanottimisti. E’ scritto da Giacomo Biraghi e racconta quali sono i prossimi obiettivi di una città che vuole crescere: ambiente, sostenibilità, e altre classifiche che valgono quel che valgono ma che possono fornire punti di riferimento “globali” ai quali ispirarci. Ecco, a me piacerebbe che al centro del dibattito politico ci fosse questo: la città e le sue prospettive. Che cosa vogliamo da Milano? Sicuramente è più interessante che sapere se Sala ha la patente del centrosinistra o se Sallusti ha il benestare di Formigoni.