Pinocchio/Se per fare il sindaco serve la "paghetta" - Affaritaliani.it

Milano

Pinocchio/Se per fare il sindaco serve la "paghetta"

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C’era una volta un Paese nel quale il sindaco doveva fare per forza un secondo lavoro. Perché l’incredibile macchina del fango dell’antipolitica aveva ridotto al minimo gli stipendi dei politici, anche e soprattutto di quelli che davvero fanno le cose piuttosto che quelli che invece alzano solo una mano o schiacciano solo un pulsante. Così avviene che fare il sindaco di una città di un milione e trecentomila abitanti venga remunerato con uno stipendio inferiore a quello di un qualsiasi segretario generale di un comunello di 30mila abitanti. Incredibile. Che cosa ha portato questo fatto? Che i big, i numeri uno, quelli che percepiscono emolumenti, nel settore privato, da centinaia di migliaia di euro, alla politica non si vogliono avvicinare neppure lontanamente. Così, Paolo Del Debbio dice no, no e ancora no. Ma siamo matti: prendo un milione all’anno e devo andare a prendere un decimo con mille grane? Giuseppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra, è sempre stato elegantissimo sui soldi: non ne ha mai parlato. Però ieri è successa una cosa: è stato nominato consigliere della Cassa Depositi e Prestiti. Non sappiamo se è una carica con un emolumento oppure no, perché incredibilmente il sito di Cdp non ci dice se il ruolo di consigliere è gratis oppure se viene pagato, e quanto. Di certo è un piede tenuto dentro il mondo della finanza. Non si sa mai, no?








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