Milano
Pinocchio/Sondaggi, lo strano giubilo del centrodestra (senza candidato)

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C’era una volta un Paese che amava la fantapolitica. Specialmente, e duole dirlo, a destra, dove tradizionalmente, per convenzione, dovrebbero invece sedere le persone concrete, quelli che magari hanno qualche sogno in meno e qualche convinzione pratica in più. Così, incredibilmente, per due giorni il validissimo sondaggio del Corriere della Sera sui candidati a sindaco di Milano fa discutere la politica meneghina. Con una particolarità: a sinistra i candidati ci sono e c’è anche l’unto del Signore, come lo chiama un po’ sarcasticamente Majorino, che poi dovrebbe essere Giuseppe Sala. L’amministratore unico di Expo sarà il prescelto da Renzi. Ovvio quindi che a sinistra il dibattito sia legittimo. E’ a destra che fa specie vedere grida di giubilo perché è un testa a testa tra la compagine dem e soci e quella della Lega e Forza Italia. Per chi se lo fosse perso, con la testa immersa nei sondaggi, possiamo riassumere in quattro parole: NON HANNO UN CANDIDATO. Neanche mezzo. Ne avevano uno, Giulio Gallera, che però oggi è assessore in Regione Lombardia. Difficile tenere il punto anche su Milano, malgrado la bravura dell’esponente azzurro. E quindi? E quindi che cosa vogliamo dirci, su un sondaggio che a destra non ha nulla da dire? Di che cosa vogliamo gioire? Del fatto che gli elettori di destra non siano morti o che non abbiano perso i diritti civili? Forse, invece di gioire per un sondaggio su candidati che non ci sono, sarebbe opportuno metterceli, questi candidati, nell’agone politico.