Piscine, Fedrighini: "Inspiegabile pagare a Milano più che a Londra. E se non si fa manutenzione ordinaria..." - Affaritaliani.it

Milano

Piscine, Fedrighini: "Inspiegabile pagare a Milano più che a Londra. E se non si fa manutenzione ordinaria..."

Il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini: "Anche sulla questione delle piscine Milano si dimostra attrattiva per qualcuno e molto respingente per altri. La manutenzione ordinaria? Non dà visibilità..." L'intervista

di Nicolo Rubeis

Piscine, Fedrighini: "Inspiegabile pagare a Milano più che a Londra. E se non si fa la manutenzione ordinaria..."

"Anche sulla questione delle piscine Milano si dimostra attrattiva per qualcuno e molto respingente per altri" commenta il consigliere comunale del Gruppo Misto Enrico Fedrighini, promotore insieme ad altri colleghi di maggioranza di un ordine del giorno a Palazzo Marino che chiede sconti e limiti tariffari sugli ingressi delle piscine comunali. "Questo è un problema politico. Purtroppo la manutenzione ordinaria degli impianti non comporta interviste e tagli di nastro…" punge Fedrighini, che vorrebbe una maggiore centralità del Consiglio comunale: "Decisioni come queste devono tornare a essere deliberate dall'Aula".  L'intervista di Affaritaliani.it Milano.

Fedrighini, anche quest'anno ritorna la polemica sulle piscine pubbliche. 

Il fatto che ne siano aperte soltanto tre è un segnale che riconduco alle parole dell'arcivescovo Mario Delpini, quando disse che Milano è molto attrattiva ma anche molto respingente per altri. Il problema della scarsa manutenzione ordinaria, che rischia di sfociare nella manutenzione straordinaria che è anche più costosa, riguarda questa amministrazione ma non solo, dura da alcuni decenni. Una pessima abitudine legata al fatto che la manutenzione non comporta visibilità sui giornali. Ma è quella che in silenzio ti fa andare avanti ed evitare situazioni come questa. 

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Bisognava investire di più su Milanosport?

Il problema è politico. Le piscine riguardano la vita sociale della città. Milanosport è soltanto un esecutore delle scelte della politica. Ma qui c'è un problema di manutenzione che possiamo estendere anche alle strade o al verde. Per me è inspiegabile che a Milano andare in piscina costi di più che a Londra, Parigi, Vienna, Berlino o Amsterdam, dove gli standard e i livelli di vita sono sicuramente differenti. 

Sui rincari, come Consiglio comunale, non avete vigilato? 

Questo è uno dei punti chiave. Scelte di questo tipo devono tornare a essere deliberate dal Consiglio comunale. Ormai l'Aula conta sempre meno e il governo della città è affidato esclusivamente alla giunta e al sindaco. A forza di puntare solo su attrarre investimenti, si è perso l'indirizzo politico del Consiglio. Ma è anche su una questione come questa delle piscine che una città si dimostra attraente o meno. 

Ci spieghi meglio. 

Se non hai un indirizzo politico le regole le fa il mercato, a proprio beneficio. Milano è una delle città dove negli ultimi anni si è densificato e costruito maggiormente, producendo un innalzamento significativo - oltre che dei prezzi degli immobili - anche delle temperature. Consentire a tutti di fare un tuffo in una piscina comunale, a cominciare dalle persone che non possono permettersi di andare in vacanza ma che subiscono questa situazione critica dell'ambiente urbano milanese tra cemento, caldo e poco verde, è un obiettivo importante sotto ogni aspetto: ambientale, sanitario, sociale. La politica non può avere come unico riferimento il dato finanziario, altrimenti lasciamo il posto delle scelte politiche - come spesso avviene, ahimè - alle società finanziarie.  

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